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Uccisa a coltellate dal marito, in casa c’era anche il figlio 12enne. L’uomo ai pm: “Non ricordo nulla”

Il femminicidio di Aneta Danelczyk, 50 anni, a Taurisano: il marito Albano Galati si è prima costituito, poi dopo un malore avrebbe detto ai pm di non ricordare nulla. Era da poco in cura in un Centro di igiene mentale: il Comune ha fatto sapere che si occuperà dei figli della coppia.
A cura di Susanna Picone
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Immagine di repertorio
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"Non ricordo nulla". È questo quanto avrebbe detto nel corso di un lungo interrogatorio Albano Galati, il 57enne di Taurisano che ha ucciso a coltellate la moglie 50enne Aneta Danelczyk ferendo anche la vicina di casa a cui la vittima aveva chiesto aiuto per sfuggire alla furia del marito.

Il femminicidio nel Salento: la donna uccisa con un coltello da cucina

Dopo il femminicidio l’uomo si è costituito in commissariato. Poi si sarebbe sentito male e avrebbe perso i sensi. Una volta rinvenuto, dopo l'intervento di un'ambulanza, ai pm avrebbe appunto detto di non ricordare nulla, neanche perché si trovasse lì in quel momento. La pm Giorgia Villa ha disposto il fermo e il suo trasferimento in carcere in vista dell'interrogatorio di convalida. Deve rispondere dei reati di omicidio e tentato omicidio poiché la vicina di casa, 55 anni, è rimasta ferita, fortunatamente in maniera non grave.

Il magistrato ha anche disposto l'autopsia sul corpo della vittima che sarà eseguita mercoledì dal medico legale Roberto Vaglio. Da un primo esame esterno risulta che l’uomo abbia inferto almeno nove fendenti con un coltello da cucina con una lama lunga 19 centimetri.

Gli agenti del commissariato di Taurisano hanno sequestrato un coltello lungo 30 cm e un taglierino in plastica con lama spezzata: le armi sono state trovate nella casa della vicina della coppia, dove la cinquantenne aveva cercato invano rifugio.

Chi era Aneta Danelczyk, uccisa dal marito: lascia 4 figli

Aneta Danelczyk, originaria della Polonia, lascia quattro figli, di cui un minorenne che a quanto emerso era in casa quando la mamma è stata uccisa. La donna aveva conosciuto in Svizzera il marito: entrambi lavoravano lì e poi avevano deciso di trasferirsi in Salento, a Taurisano, il paese di origine di lui. Il loro matrimonio, però, stava per finire, i due si stavano per separare.

Il Comune si occuperà dei figli della vittima di femminicidio

"La priorità per la nostra amministrazione comunale, come ha precisato anche il nostro sindaco, sono i quattro figli di cui uno ha appena 12 anni. Saremo vicini concretamente a loro per tutto ciò che occorre", è quanto ha detto all'ANSA la vicesindaca di Taurisano Sonia Santoro. "Noi ieri – ha detto ancora Santoro – venuti a conoscenza di quanto era accaduto, siamo andati sul luogo per assicurarci intanto che il minore fosse in un luogo sicuro e poi anche quelli maggiorenni che avevano appena appreso dell'omicidio della madre e dell'arresto del padre. Una tragedia che colpiva quattro figli che sono le vittime di questo grave fatto. Ci faremo carico di tutte le loro necessità, anche offrendo loro un supporto psicologico".

Galati in cura in un Centro di igiene mentale

A quanto emerso, Galati era da poco in cura in un Centro di igiene mentale al quale si era rivolto spontaneamente dopo aver perso il lavoro. Secondo alcune testimonianze da verificare, aveva detto ad alcuni colleghi che aveva intenzione di compiere un omicidio ma la cosa non era stata presa sul serio.

"L'intera cittadinanza si è stretta intorno a questa famiglia ma anche a quella di Galati, incolpevole di quello che lui ha fatto", ha detto ancora la vicesindaca. "Ci uniamo al dolore di questa famiglia, dei figli sperando che, con l'aiuto di tutti, possano superare questo momento e trovare la forza di andare avanti”.

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