Travolto dal fango mentre lavora in un cantiere archeologico, soccorso dai vigili del fuoco

Un uomo è stato travolto dal fango all'interno di un cantiere archeologico intorno alle 11.45 della mattinata di oggi, lunedì 17 giugno. Un operatore si trovava a lavorare all'interno della zona di scavo a Punta San Giuliano a Mestre quando è stato travolto da un distaccamento di fango.
Secondo quanto riporta il quotidiano Il Gazzettino, sul posto sono subito intervenuti i vigili del fuoco diVenezia con due autopompe lagunari e con i sommozzatori arrivati da Mestre ed elitrasportati da Drago 149. Gli operatori si sono calati nel cantiere e hanno liberato dal fango l'uomo, rimasto cosciente per tutto il tempo.
L'operaio è stato preso in cura dal personale sanitario del Suem e poi trasferito in ospedale con una idroambulanza. Sul posto il personale dello Spisal e la polizia locale. Le operazioni di soccorso dei vigili del fuoco sono terminate dopo circa un'ora dalla prima chiamata ai soccorsi. Sono ancora in corso tutti gli accertamenti per chiarire quale sia stata la dinamica del fatto.
Secondo quanto finora reso noto, l'uomo è rimasto cosciente durante tutta l'operazione di soccorso ed è stato portato in salvo per poi essere affidato al personale sanitario del Suem. Sottoposto a tutti i controlli del caso, l'uomo risulterebbe ferito ma non in pericolo di vita. Ulteriori informazioni sulle sue condizioni di salute saranno rese note nelle prossime ore con il prosieguo delle indagini. Non è chiaro come l'operaio sia stato sorpreso dalla valanga di fango.
Stando alle prime informazioni, l'uomo è stato trasferito al Pronto soccorso dell'Angelo: non è in pericolo di vita nonostante le lesioni riportate, ma la sua prognosi non è ancora stata sciolta. Grazie all'intervento dei sommozzatori dei vigili del fuoco e ai medici del Suem che lo hanno assistito, il lavoratore è stato liberato con cautela e presto potrà tornare a casa dai familiari.