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Trapani: urla e fa temere un’aggressione e arrivano i carabinieri, ma stava giocando ai videogame

I carabinieri hanno fatto irruzione a casa di un giovane temendo – dalle urla – che stesse subendo un’aggressione. Invece stava solo giovando ai videogame.
A cura di Davide Falcioni
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Allarmati per urla provenienti da un appartamento, i vicini di casa hanno allertato i carabinieri che nel giro di pochi minuti hanno fatto irruzione nell'abitazione convinti che stesse accadendo qualcosa di grave, ma trovandosi invece davanti il proprietario intento a giocare con i videogiochi in una sorta di "trance agonistica" fuori controllo.

La singolare vicenda è avvenuta a Castellammare del Golfo, in provincia di Trapani, dove la scorsa notte alcuni residenti del paese, preoccupati dalle urla di un uomo che sembravano testimoniare un'aggressione in atto, hanno chiamato immediatamente le forze dell'ordine. I militari, impegnati in quel momento in un servizio di perlustrazione della cittadina, si sono quindi precipitati davanti alla porta della casa dalla quale provenivano le grida.

Una volta entrati, tuttavia, hanno accertato che non era in corso nessuna aggressione: quelle urla infatti provenivano da un ragazzo che, intento a giocare ai videogiochi, si era così calato nella realtà virtuale da non rendersi conto che stava creando allarme e disturbo al vicinato. Il ragazzo si è scusato di quanto accaduto con i vicini di casa che, nell'accettare le scuse, hanno ottenuto la promessa del ragazzo ad usure toni più moderati.

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