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Torino, l’appello di Oipa: “Aprite i dormitori ai senzatetto che hanno un cane”

Dopo la bozza di regolamento per la cura e la salvaguardia degli animali domestici a Torino, l’Oipa ha rivolto un appello all’amministrazione comunale per aprire i rifugi anche ai senzatetto che hanno con loro un animale domestico. “Molti decidono di restare in strada per non abbandonare i loro animali”
A cura di Gabriella Mazzeo
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Dopo la presentazione di un nuovo regolamento per la salvaguardia degli animali che vede protagonisti i senzatetto, i quali non potranno più avere un animale da compagnia secondo il punto 22 del documento, l'Oipa ha rivolto un appello all'amministrazione di Torino. "Aprite i rifugi anche ai senzatetto che hanno animali da compagnia – chiedono – perché solo non discriminandoli le organizzazioni caritatevoli potranno definirsi tali. Molti clochard rinunciano a un posto per la notte per non abbandonare i loro animali. Facendo queste distinzioni, si aiuta una fetta ristrettissima di coloro che hanno bisogno di assistenza".

Il problema è di carattere nazionale, ma a Torino il tema ha avuto maggiore risalto proprio a causa di quella voce del regolamento per la salvaguardia e il benessere dei cuccioli che dice "vietato l'uso di animali da compagnia per l'attività di accattonaggio". Ergo: non chiedere l'elemosina se accanto a te hai un cane. "Vietato tenere animali da affezione al freddo e in condizioni precarie". Il concetto, se tradotto, è "non puoi avere un cane se non hai un posto dove dormire". L'amministrazione comunale ha giustificato le linee guida asserendo che le scelte sono state fatte nell'interesse degli animali domestici. Resta tuttavia l'emergenza riguardante i clochard: di oggi è infatti la notizia di un senzatetto morto in corso Re Umberto. L'uomo di 59 anni viveva per strada e cercava riparo dove poteva. Lavorava come fioraio al mercato di San Secondo e, dopo aver perso il lavoro, ha vissuto in auto fino a quando gli è stata portata via.

La vicenda ha riacceso le discussioni sulla politica della città che proprio settimana scorsa ha commissionato dei controlli in centro per "ristabilire il decoro urbano". Sul regolamento per gli animali da affezione, la sindaca Appendino ha chiarito che nessuno in città toglierebbe mai gli animali ai senzatetto. Resta però l'emergenza rifugio e quella va risolta aprendo le porte. Eppure fu Torino nel 2016 a lanciare l'iniziativa di un dormitorio accessibile anche ai cani, in corso Francia. Diversi dormitori hanno seguito l'esempio: quello di via Carrera, quello di corso Tazzoli e quello in via Traves.

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