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Test del sudore per trovare alcol e droga negli automobilisti: l’esperimento a Torino

Un semplice test del sudore permetterà di scoprire se l’automobilista si è messo alla guida dopo aver assunto alcol o sostanze stupefacenti. La buona notizia per chi tiene alla sicurezza degli utenti delle strade, a partire dai più vulnerabili, arriva da Torino. La sperimentazione partirà da settembre.
A cura di Davide Falcioni
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Un semplice test del sudore permetterà di scoprire se l'automobilista si è messo alla guida dopo aver assunto alcol o sostanze stupefacenti. La buona notizia per chi tiene alla sicurezza degli utenti delle strade, a partire dai più vulnerabili, arriva da Torino e partirà da settembre. Il sistema è stato denominato "Progetto per la prevenzione e il contrasto all’incidentalità stradale alcol e droga correlata", è finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri con 450mila euro ed è stato illustrato stamattina dalla sindaca di Torino, Chiara Appendino e dal comandante della polizia municipale, Emiliano Bezzon.

Come funziona il test del sudore

Alberto Salomone, del dipartimento di chimica dell’Università di Torino che collabora al progetto, ha spiegato che l’automobilista "sarà invitato a posare il polpastrello su una cartuccia e, con una procedura simile a quella per la raccolta delle impronte digitali, verrà raccolto un campione di sudore". Il risultato arriverà dopo 10-15 minuti. "Ci serviva un sistema di accertamento efficace, portatile e rapido – continua -. La collaborazione con la municipale e il centro Antidoping di Torino ci aiuterà a valutare questa sperimentazione su cui sono molto fiducioso ed entusiasta". La sperimentazione partirà innanzi tutto dalle zone della movida torinese, quindi Largo Saluzzo, piazza santa Giulia e piazza Vittorio, ma in seguito riguarderà anche il resto della città. "Questo finanziamento ci vede primi tra le grandi città, frutto di un lavoro consolidato negli anni", ha commentato la sindaca Chiara Appendino, secondo cui fondamentale per la realizzazione del progetto sarà il lavoro di prevenzione da parte della Polizia Municipale, che c’è sempre anche se “spesso fa più notizia il T-Red, la multa e il controllo”.

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