144 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Sciame sismico in corso vicino Parma, Ingv: “71 scosse di terremoto in 36 ore, magnitudo fino a 3.3”

Prosegue ancora oggi lo sciame sismico in Emilia Romagna, iniziato ieri, con epicentro nella zona tra Parma e Modena a Langhirano. Carlo Meletti (Ingv): “Fino a mezzogiorno abbiamo localizzato 71 scosse, l’ultima delle quali è stata alle 11:52. Continuiamo a monitorare la situazione ma in questo momento non ci sono misure particolari che devono essere messe in campo”.
Intervista a Carlo Meletti
ricercatore e sismologo Ingv.
A cura di Ida Artiaco
144 CONDIVISIONI
Immagine

Trema ancora la terra in Emilia Romagna. Nella zona compresa tra Parma e Modena è in corso da ieri uno sciame sismico che ha fatto registrare finora 71 scosse tutte di magnitudo comprese tra 2.0 e 3.3.  "Si tratta di una sequenza vivace, proprio per il numero degli eventi, e al momento non possiamo dire se si esaurirà entro qualche giorno o se si verificherà un terremoto più forte", ha spiegato a Fanpage.it Carlo Meletti, ricercatore e sismologo dell'Ingv.

Meletti sta monitorando la sequenza di terremoti in corso da ieri in Emilia, quando è stata registrata una delle scosse più forti di magnitudo 3.3 con epicentro a Langhirano. "Fino a mezzogiorno abbiamo localizzato 71 scosse, l'ultima delle quali è stata alle 11:52 dell'8 febbraio. È corretto in questo caso parlare di sciame perché non c'è una scossa più forte delle altre, ma sono tutte più o meno della stessa magnitudo", ha detto.

La profondità rilevata è pari a 20 chilometri. "È normale in quest'area – ha aggiunto l'esperto -, per questo vengono generalmente avvertite solo le scosse più forti, di magnitudo superiore a 3. Noi sappiamo che in questa zona i terremoti un po' più profondi sono legati essenzialmente allo stesso meccanismo alla base del sisma dell'Emilia del 2012. Abbiamo quella che chiamiamo una micro placca adriatica che sta sprofondando al di sotto dell'Appennino. Venendo verso il Tirreno aumenta via via la profondità".

Dunque, ha aggiunto Meletti, "questi terremoti intorno a 20 km sono legati a questa struttura, che presenta un andamento appenninico, quindi Sud-Ovest e Nord-Est, come si vede anche guardando a questa sequenza. Ma è più profondo dei terremoti che avvengono in Garfagnana, al Mugello o in Abruzzo, che sono più vicini alla superficie".

Secondo l'Ingv, tuttavia, non c'è alcun motivo di preoccupazione. "Continuiamo a monitorare la situazione – ha dichiarato Meletti -, osserviamo e riportiamo i dati, ma in questo momento non ci sono misure particolari che devono essere messe in campo. Sequenze come questa, vivace perché in 36 ore abbiamo avuto 71 scosse, ogni anno ne avvengono decine in tutta Italia. Per di più, non ci dice niente su come possa proseguire. Con uno sciame di questo tipo, potrebbe volerci qualche giorno per esaurirsi oppure potrebbe anche avvenire un terremoto più forte ma questo non siamo in grado di dirlo".

144 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views