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Terni, 50enne condannato per spaccio e mafia si costituisce: “Voglio finire gli studi in cella”

Un 50enne condannato a 20 anni di reclusione, lunedì scorso si è consegnato in questura ancora prima di ricevere il provvedimento esecutivo, con la motivazione di voler proseguire gli studi nel carcere di Sabbione, a Terni. Sconterà una pena per spaccio connesso ad associazione a delinquere di stampo mafioso e potrà prendere il diploma.
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Si è costituito in questura a Terni dicendo agli agenti di voler tornare nel carcere di Sabbione per terminare gli studi superiori. Condannato a 20 anni di reclusione, si è consegnato ancora prima di ricevere il provvedimento esecutivo. Gli insegnanti li conosceva già e con loro si era trovato bene.

Il momento in cui l'uomo si è costituito

È successo a Terni, lunedì scorso, che un 50enne italiano con diversi anni di carcere già alle spalle, si sia costituito spontaneamente in questura, prima che gli fosse notificato il provvedimento esecutivo di una nuova condanna a 20 anni. La motivazione ha dell’incredibile. L’uomo ha riferito agli agenti di voler tornare nella casa circondariale di Sabbione dove aveva finito di scontare una pena pochi mesi fa. In quel periodo aveva intrapreso un percorso di studi, che oggi vuole terminare, con gli stessi educatori di cui era rimasto così soddisfatto.

L'inizio degli studi

Antonio, nome di fantasia del detenuto, era arrivato nel carcere di Sabbione, a Terni, nel mese di ottobre 2018 e ci era rimasto fino allo scorso aprile. Qui doveva finire di scontare una pena iniziata anni prima a Napoli, nella casa circondariale di Secondigliano, dove aveva iniziato a studiare. Nel carcere umbro ha continuato, frequentando il terzo e quarto anno di scuola superiore, l’Istituto Professionale per l’Industria e l’Artigianato. Antonio doveva scontare una pena per “Agevolazione dell’attività mafiosa”.

La condanna

L’attuale condanna a 20 anni di reclusione si riferisce al reato di spaccio connesso sempre all’associazione a delinquere di stampo mafioso. Antonio, quindi, ora è recluso in regime di “Alta Sicurezza 3”. Questa modalità di detenzione si riferisce a quelle persone che sono state condannate per reati più gravi, di tipo associativo (mafia, terrorismo, traffico di droga), sottoposte ad una sorveglianza più stretta rispetto ai detenuti comuni.

Le testimonianze dal carcere di Terni

Il 50enne finirà il percorso di studi e prenderà il diploma nel carcere di Sabbione: "Non ha mai ricevuto nessun rapporto disciplinare – riferiscono dalla Casa Circondariale a Fanpage.it – si è sempre comportato bene fino alla fine della pena precedente". Antonio, infatti, ha usufruito più volte della “liberazione anticipata”, il riconoscimento di una riduzione di pena pari a 45 giorni, per ogni semestre in cui il detenuto si sia comportato correttamente. Dal carcere di Terni continuano: "È rimasto sempre in ottimi rapporti con la sua famiglia, rapportandosi con loro, a colloquio, ogni volta che poteva".

Gli spazi all'interno del carcere

Nel carcere di Sabbione, a Terni, attualmente sono coinvolti 240 detenuti che frequentano diversi corsi scolastici: una classe di alfabetizzazione, due di scuola media superiore e nove classi come quella di Antonio, che studia per prendere un diploma da tecnico per l’industria e l’artigianato. Sono attivi un corso teatrale ed uno di costruzione di presepi. È presente una biblioteca, utilizzata dai detenuti anche come spazio comune, oltre che come sala lettura o aula studio.

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