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Subisce bullismo dalla prima elementare, i genitori lo scoprono dopo anni: indagato compagno di classe

I carabinieri di Pantelleria hanno notificato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari a un minore del posto che avrebbe bullizzato per anni un compagno di classe. Le angherie sono emerse dopo che la vittima è stata ricoverata in ospedale dopo aver ricevuto un pugno in pieno volto.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Avrebbe bullizzato un compagno di classe fin dalla prima elementare con insulti, minacce e botte. I fatti sono stati accertati dai carabinieri della stazione di Pantelleria che hanno notificato l'avviso di conclusione delle indagini preliminari, emesso dalla Procura per i Minori di Palermo, a un ragazzino del posto.

A dare il via all'inchiesta, la denuncia dei genitori della vittima poi verificata grazie alle testimonianze del ragazzino, le immagini delle telecamere di videosorveglianza della scuola e i racconti di altri minori che hanno assistito agli episodi di bullismo.

Le vessazioni sarebbero culminate in un'aggressione che è valsa alla vittima 20 giorni di prognosi e il ricovero in ospedale. Il ragazzino, infatti, è stato violentemente ferito davanti ai compagni di classe con un pugno in pieno volto.

Dopo quest'episodio, i familiari della vittima hanno deciso di sporgere denuncia e le indagini avviate dalle forze dell'ordine hanno fatto emergere le angherie quotidiane patite dal ragazzino fin dalla prima elementare.

Gli atti di bullismo sono andati avanti per anni secondo quanto scoperto dalle autorità che hanno effettuato gli accertamenti sul caso e ascoltato diversi compagni di classe della vittima.

Il ragazzino non ha mai raccontato quanto subito in aula ai genitori che hanno sporto denuncia solo dopo il ricovero in ospedale, quando il piccolo non ha potuto più nascondere le violenze.

I carabinieri di Pantelleria hanno quindi iniziato a indagare e dopo mesi hanno notificato al presunto bullo la conclusione delle indagini.

Per formulare le accuse, infatti, i militari hanno verificato la dinamica dei fatti raccogliendo le testimonianze dei coetanei e visionato le immagini delle telecamere di sorveglianza che hanno immortalato le aggressioni e le angherie subite quotidianamente dal ragazzino durante l'orario scolastico.

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