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Stop alla produzione di acqua frizzante, non c’è più C02: l’allarme dell’ad di Acqua Sant’Anna

Alberto Bertone, presidente e amministratore delegato di Acqua Sant’Anna, il più grosso produttore europeo di acque oligominerali, ha fatto sapere che verranno fermate le linee di produzione dei prodotti gassati: “C02 introvabile. L’acqua frizzante rischia di finire”.
A cura di Ida Artiaco
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Stop alle linee di produzione dei prodotti gassati di Acqua Sant'Anna, il più grosso produttore europeo di acque oligominerali.

Il motivo? Manca la C02: "È introvabile e anche tutti i nostri competitor sono nella stessa situazione. Siamo disperati, è un altro problema gravissimo che si aggiunge ai rincari record delle materie prime e alla siccità che sta impoverendo le fonti", ha detto Alberto Bertone, presidente e amministratore delegato dell'azienda di Vinadio (Cuneo).

"Le aziende di C02 ci spiegano che preferiscono destinare la produzione al comparto della sanità", ha aggiunto Bertone, il quale sottolinea che si tratta di un problema già noto nel settore.

"La difficoltà a trovare l’anidride carbonica per prodotti alimentari si era già presentata alla fine dell’anno scorso – ricorda Bertone – ma eravamo riusciti a tamponare quella che in questi giorni sta ripresentandosi in forma di vera emergenza, che riguarda tutti i produttori europei. Le aziende di C02 ci spiegano che preferiscono destinare la produzione al comparto della sanità, saremmo disposti a pagarla di più anche se già costava carissima ma non c’è stato verso di fare cambiare idea ai nostri fornitori".

Bertone conclude affermando che "così l’acqua gassata rischia di finire: una volta finiti gli stock nei magazzini di supermercati e discount, non ci saranno più bottiglie in vendita".

Una brutta notizia per gli italiani, che nei primi mesi del 2022 hanno preferito l'acqua minerale a quella naturale. Secondo i dati di NielsenIQ, le vendite di acqua minerale nel canale off-trade del nostro Paese (ipermercati, supermercati e discount) hanno registrato una crescita del +6,4% in valore (886 milioni) e del +4,7% in volume nel periodo gennaio-maggio 2022 rispetto allo stesso periodo del 2021.

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