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Stop alla cattura dell’orsa che ha attaccato padre e figlio in Trentino, ordinanza sospesa

Il Tar ha sospeso anche la nuova ordinanza emanata dalla provincia autonoma che prevede la cattura e la reclusione dell’animale sottolineando che si tratta di un esemplare con dei cuccioli. Il Tribunale amministrativo ha accolto la richiesta di sospensiva presentata dalle associazioni animaliste Enpa e Oipa.
A cura di Antonio Palma
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Stop alla cattura e alla prigionia di JJ4, l'orsa che durante l'estate ha attaccato due uomini in Trentino, padre e figlio che erano impegnati in una escursione in un bosco sul Monte Peller e sono rimasti feriti. Il Tar di Trento infatti ha sospeso anche la nuova ordinanza emanata dalla provincia autonoma che prevede la cattura e la reclusione dell'animale sottolineando che si tratta di un esemplare con dei cuccioli . Il Tribunale amministrativo ha accolto la richiesta di sospensiva presentata dalle associazioni animaliste Enpa e Oipa secondo le quali l'orsa deve rimanere libera. La nuova ordinanza era stata emanata dalle autorità locali dopo lo stop nel luglio scorso, sempre da parte del Tar, a un precedente provvedimento che prevedeva addirittura l'abbattimento dell'orsa dopo la cattura

Secondo la nuova ordinanza, l'orsa JJ4 dopo la cattura sarebbe stata rinchiusa nel recinto del Casteller. Contro questa decisione si sono opposte però Enpa e Oipa. Ora la decisione di sospendere tutto da parte del Tar. Secondo il tribunale amministrativo, l'ordinanza di cattura e reclusione "interessa un esemplare che si occupa tuttora dei propri cuccioli, non ancora completamente in grado di sopravvivere da soli dove venissero privati della madre" e che l'esemplare "verrebbe altresì captivato in un periodo in cui è fortemente diminuita la presenza di turisti e in cui gli orsi si avvicinano al letargo".

La decisione finale con la "trattazione collegiale dell'incidente cautelare" si terrà il prossimo 8 ottobre ma la decisione di sospendere l'ordinanza è stata accolta con molta soddisfazione dalle associazini ambientaliste. "Un provvedimento estremamente importante, che accogliamo con grande gioia. Felici per l’orsa e i suoi cuccioli, per la tutela del patrimonio più prezioso di biodiversità e per poter dare voce ai tantissimi cittadini in apprensione per la sorte dell’orsa”  dichiarano da Enpa e Oipa, aggiungendo: "Interpretiamo la sentenza di sospensiva del Tar come un richiamo alla ponderazione nelle pubbliche decisioni. Questo, vorremmo dire, non è più tempo di trappole, né per gli orsi, né per il diritto, a cominciare dal Pacobace, tante volte invocato negli atti ufficiali dalla Provincia Autonoma di Trento mentre se ne violavano lettera e spirito"

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