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Sofia, morta dopo essere precipitata da un’altalena: quattro a processo per omicidio colposo

Due dei quattro imputati di omicidio colposo hanno chiesto di essere processati con rito abbreviato: si tratta del proprietario del terreno su cui era stata installata l’altalena artigianale e del figlio.
A cura di Davide Falcioni
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Sofia Salomoni, 22 anni (Facebook):
Sofia Salomoni, 22 anni (Facebook):

Era il 28 gennaio del 2018 quando Sofia Salomoni, 22enne di Londa, morì dopo essere caduta in un dirupo da un'altalena, costruita artigianalmente, durante una festa di compleanno nel bosco di Villore, frazione di Vicchio (Firenze). A quattro anni di distanza da quell'incidente dalle conseguenze drammatiche durante l'udienza preliminare del processo per la morte della giovane due dei quattro imputati di omicidio colposo hanno chiesto di essere processati con rito abbreviato: si tratta del proprietario del terreno su cui era stata installata l'altalena artigianale e del figlio. Il 19 settembre, giorno della prossima udienza, potrebbero optare per la stessa procedura anche i due operatori del 118 ai quali la procura contesta la gestione dell'emergenza e di non aver fatto intervenire l'elisoccorso Pegaso. Nel frattempo, la Asl Toscana Centro sta trattando un risarcimento con la famiglia della vittima, che si è costituita parte civile con l'avvocato Lorenzo Corsi.

La dinamica dell'incidente in cui morì Sofia Salomoni

Il giorno del drammatico incidente la 22enne stava partecipando a una festa di compleanno nella casa di campagna di amici. Salì sull'altalena – una tavola in legno legata con una corda al ramo di un albero, montata sul ciglio di una scarpata – e scivolò successivamente nel dirupo sottostante facendo un volo di circa 8 metri. Così, quello che doveva essere un momento di leggerezza si è trasformato in una tragedia. Per chiamare i soccorsi gli amici dovettero allontanarsi dalla casa che sorge in una zona non coperta da segnale telefonico. Sul posto arrivò un'ambulanza. I sanitari – supportati dai vigili del fuoco – riuscirono a recuperare la ragazza con estrema difficoltà, prima di trasportarla all'ospedale di Careggi dove sarebbe morta. Secondo l'accusa, quel tempo fu fatale alla giovane. Una maggiore tempestività avrebbe potuto probabilmente permettere alla 22enne di salvarsi.

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