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Sofia, morta cadendo dall’altalena: venne portata nell’ospedale più lontano

Sofia Salomoni cadde da un’altalena mentre partecipava a una festa di compleanno in campagna e morì poco dopo in ospedale a causa di un’emorragia interna. Salgono a quattro gli indagati.
A cura di Davide Falcioni
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Sofia Salomoni, 22 anni (Facebook):
Sofia Salomoni, 22 anni (Facebook):

Cadde da un'altalena artigianale posta pericolosamente sul ciglio di un burrone e morì a soli 22 anni in un giorni che aveva dedicato alla spensieratezza, partecipando a una festa di compleanno a casa di amici in campagna a Villore, frazione di Vicchio, in Toscana. Ebbene, per il decesso di Sofia Salomoni sono saliti a quattro gli indagati: oltre al proprietario del casolare dove era stata organizzata la festa e a suo figlio, accusati di non aver correttamente posizionato l'altalena, nei giorni scorsi sono stati notificati avvisi di chiusura delle indagini a un'infermiera e a un altro operatore del 118 in servizio nella sala operativa, al quale viene contestata la gestione dell'emergenza e la mancata attivazione dell’elisoccorso Pegaso.

Secondo gli inquirenti i sanitari intervenuti sarebbero stati costretti a un recupero molto difficoltoso della giovane, coadiuvato dai vigili del fuoco, prima di portare la ferita in ambulanza all'ospedale Careggi di Firenze, impiegando un tempo che si sarebbe rivelato fatale causando un'emorragia interna. Il 28 gennaio del 2018 secondo la Procura tra il recupero di Sofia e il suo trasporto in ospedale – venne scelto Careggi invece del più vicino Borgo – trascorsero minuti preziosi e la giovane si aggravò all'improvviso, per morire in ospedale a causa della rottura della milza.

In un primo momento vennero iscritti nel registro degli indagati il proprietario della casa e il figlio, quindi lo scorso dicembre anche un’infermiera del 118 che all'epoca ricopriva il ruolo di ‘master’ (cioè la persona responsabile delle decisioni sui soccorsi). Alcuni giorni fa però è entrato nel procedimento l’operatore che ricopriva la posizione di ‘jolly’, che doveva affiancare l’infermiera master 1 e che avrebbe potuto richiedere l’intervento dell’elicottero, che in quel momento in attesa a Massa e quindi disponibile.

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