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Senza calzini nella neve per scaldare le mani ai figli, la storia della migrante morta assiderata

La straziante storia di immigrazione e disperazione arriva dalla rotta iraniano-turca dove dove a soccorrere i due bimbi sono stati gli abitanti di un villaggio iraniano.
A cura di Antonio Palma
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Sorpresa da una tempesta di neve e senza un riparo sicuro mentre cercava di raggiungere l’Europa a piedi, non ha esitato a togliersi i calzini per riscaldare le mani ai suoi figlioletti ed è morta assiderata restando a piedi nudi nella neve. È l’ennesima straziante storia di immigrazione e disperazione che arriva dalla rotta iraniano-turca, quella usata da migliaia di persone asiatiche ogni anno per raggiungere l’opulenta Europa in cerca di una vita migliore. Come raccontano i media turchi tra cui l’emittente televisiva Demokrat.Tv, il dramma si è consumato negli ultimi giorno dell’anno proprio in quella terra di nessuno al confine tra i due Paesi ma in territorio iraniano.

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Secondo quanto hanno potuto ricostruire i giornali locali, la donna, una migrante afghana, viaggiava con due bimbi di circa 8-9 anni, anche loro ritrovati con evidenti segni di assideramento, soprattutto alle mani e ai piedi, ma vivi. Proprio per scaldare loro la donna si sarebbe privata dei calzini per avvolgerli attorno alle loro mani rimanendo così a piedi nudi nella neve. Unico riparo dal contatto con il terreno gelido sono diventate un paio di buste di plastica legate alla meno peggio alle caviglie ed è così che i corpo senza vita della mamma è stato ritratto dai soccorriti che l’hanno ritrovata cadavere.

L'ufficio del governatore di Van, in Turchia, ha confermato che la donna con i due bambini è morta congelata mentre cercava di entrare in Turchia, spiegando che l'incidente è avvenuto lungo la parte iraniana del confine. A soccorrere i bimbi infatti sono stati gli abitanti del vicino villaggio iraniano di Belesur che li hanno sfamati con latte e riscaldati prima di affidarli ai soldati iraniani di stanza in zona. Al momento del ritrovamento, come dimostrano alcune foto scattate sul posto, le loro mani erano gonfie e rosse dal freddo.

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