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“Scoprifuoco” a Firenze, in 200 in piazza a protestare dopo le 22: 57 multe e denunce

Circa 200 persone hanno partecipato domenica sera in piazza della Signoria a Firenze alla nuova protesta indetta da Tni Italia chiamata “Scoprifuoco”. La polizia ha intimato i presenti ad andarsene e tornare a casa in quanto stavano violando il coprifuoco, chi è rimasto è stato multato e denunciato.
A cura di Susanna Picone
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Foto da Facebook
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Cinquantasette persone sono state identificate dalla polizia domenica sera dopo le 22 – e quindi col coprifuoco in vigore – mentre partecipavano in piazza della Signoria a Firenze alla protesta chiamata “Scoprifuoco”. Una protesta non preavvisata alla questura indetta dai ristoratori della Tni Italia. Per quelli che sono stati identificati dopo le 22 sono scattate una denuncia per manifestazione non autorizzata e una sanzione per violazione del coprifuoco. Tra i denunciati dalla Digos, a quanto si apprende, ci sarebbero anche il leader di Tni Italia Pasquale Naccari e Momi El Hawi, ristoratore fiorentino cofondatore del gruppo “IoApro” contro le restrizioni anti-Covid.

Operazioni si sono svolte senza disordini – Alla manifestazione “scoprifuoco” di Firenze, indetta attraverso un volantino diffuso sui social e tramite Whatsapp, si erano presentate tra le 150 e le 200 persone, anche tante famiglie. Usando un impianto audio di amplificazione la polizia ha intimato i presenti ad andarsene e tornare a casa per non violare il coprifuoco e a quel punto in molti si sono allontanati dalla piazza. Quindi le forze dell'ordine hanno iniziato a identificare chi restava e che è stato denunciato e multato. Le persone presenti in piazza a Firenze hanno collaborato con le forze dell’ordine e le operazioni si sono svolte senza disordini. Come ha spiegato la questura, il giorno prima la polizia aveva invitato l'organizzatore Pasquale Naccari a cancellare l'evento che era stato organizzato in violazione delle norme sul coprifuoco. "Le restrizioni previste dal decreto – così Naccari –  oltre ad essere ridicole, non sono supportate da alcuna evidenza scientifica. Se si dà la possibilità ai ristoranti di aprire a cena, bisogna mettere in condizione i ristoratori di lavorare, anche all'interno dei locali e senza coprifuoco, nel rispetto delle stesse regole che si rispettano fino alle 22".

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