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Sciopero dei tassisti il 23 gennaio per protestare contro le liberalizzazioni

I taxi si fermeranno in tutta Italia lunedì 23 con una manifestazione unitaria preceduta lunedì 16 da un’assemblea a Roma. Intanto continuano le proteste a livello locale come a Napoli, dove le auto bianche hanno invaso Piazza Plebiscito.
A cura di Antonio Palma
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I taxi si fermeranno in tutta Italia lunedì 23 con una manifestazione unitaria preceduta lunedì 16 da un'assemblea a Roma. Intanto continuano le proteste a livello locale come a Napoli, dove le auto bianche hanno invaso Piazza Plebiscito.

Tutti i taxi fermi il 23 gennaio, è questa la decisione definitiva che le organizzazioni dei tassisti hanno preso ieri per protestare contro il piano liberalizzazioni del Governo Monti. Il programma prevede un'assemblea generale di tutte le rappresentanze a Roma per il 13 e lo sciopero in tutta Italia per il lunedì successivo. I tassisti contano di raggiungere il 100% delle adesioni all'iniziativa in modo da bloccare l'intera categoria e dare così un segnale forte all'Esecutivo. Forte del loro ruolo di pubblico servizio i tassisti hanno intenzione di iniziare una dura battaglia con il Governo e di farlo ritornare sui suoi passi come già accaduto con i precedenti tentativi di riforma del settore.

I tassisti contestano le cifre pubblicate dall'antitrust e si presenteranno davanti all'agenzia per la concorrenza con lo scopo di presentare i propri dati, raccolti dalle associazioni di categoria. Per i conducenti delle auto bianche le liberalizzazioni del settore porterebbero solo ad una lotta tra poveri con servizi scadenti per i clienti e un impoverimento generalizzato della categoria. Come ha spiegato Loreno Bittarelli, presidente nazionale di Uritaxi "le liberalizzazioni portano solo ad un accaparramento di licenze e quindi vengono prese da chi ha più disponibilità di capitali" ottenendo l'effetto contrario rispetto a quello voluto.

Tassisti in Piazza Plebiscito a Napoli

Intanto in attesa dello sciopero nazionale si susseguono iniziative di protesta a livello locale. A Napoli doppio appuntamento delle auto bianche, uno simbolico in Piazza del Plebiscito, con i taxi che hanno invaso il centro instaurando una sorta di assemblea permanente in cui ci si ritrova per discutere delle iniziative di protesta da intraprendere in questi giorni, mentre l'altro ieri sera all'aeroporto di Capodichino con qualche decina di auto che hanno bloccato l'accesso riservato ai taxi, impedendo la normale attività e provocando disagi ai viaggiatori. Anche all'aeroporto di Linate nei giorni scorsi scioperi spontanei hanno reso la vita difficile ai passeggeri.

Contro gli scioperi dei tassisti si scagliano le associazioni dei consumatori che ritengono le proteste delle auto bianche solo un modo per impedire la vera concorrenza e minacciano di agire per vie legali se per il 23 i tassisti bloccheranno le strade e danneggeranno gli utenti. Anche sul web molti quelli che tentano di organizzarsi con un controsciopero sottoforma di un'astensione di massa dall’utilizzo dei taxi per venerdì 20 gennaio.

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