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Rasi (ex direttore Ema) dice che lui non avrebbe bloccato il vaccino Johnson&Johnson

L’ex direttore esecutivo dell’Agenzia europea del farmaco, Guido Rasi, ha detto che lui non avrebbe bloccato il vaccino di Johnson&Johnson. Secondo il medico l’occidente è fermo “sull’andare a cercare il problema invece che risolverlo”. Il vaccino dell’azienda americana, infatti, presenta casi avversi “ancora più rari di quelli che abbiamo già visto con il vaccino di AstraZeneca, con un solo caso fatale su sette milioni”.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Lo stop al vaccino anticovid di Johnson&Johnson ha sorpreso un po' tutti: medici, virologi ed esperti, ma anche chi aspettava le dosi da distribuire finalmente in Europa. Tra i più sorpresi per la notizia arrivata da oltreoceano c'è Guido Rasi, ex direttore esecutivo dell'Ema che a novembre ha lasciato il posto all'irlandese Emer Cooke. Il medico che ha guidato per anni l'Agenzia europea del farmaco è intervenuto ad Agorà su Rai 3, motivando il suo stupore rispetto alla decisione della Fda: "Il nesso definitivo non è ancora stato provato, si tratta di 6 casi su 7 milioni – ha spiegato – tanto che hanno fatto dire ad Anthony Fauci che c’è un eccesso di cautela da parte delle autorità americane".

Rasi ha aggiunto che, per lui, lo stop è difficile da spiegare: "Sono casi ancora più rari di quelli che abbiamo già visto con il vaccino di AstraZeneca, con un solo caso fatale su sette milioni e il legame non è ancora confermato". Ma ragionando "nell’ipotesi peggiore, cioè nel caso in cui sia confermato", vuol dire che "c'è una persona ogni sette milioni con una combinazione genetica o di abitudine di vita che potrebbe farle avere un problema con il vaccino". Invece "continuiamo a ripetere quanti sono quelli che invece hanno un problema sicuro con il Covid". E poi ha commentato: "Se i 400 morti di ieri avessero avuto la possibilità di fare il vaccino AstraZeneca o Johnson&Johnson due mesi fa, sarebbero tutti e 400 ancora vivi".

Il perché della scelta si spiega con una grande cautela, ma anche con "un’avversità al rischio incredibile". Rasi ha spiegato di vedere l'occidente fermo "sull’andare a cercare il problema invece che risolverlo, Regno Unito a parte". Poi è andato dritto al punto: "Io personalmente non l’avrei bloccato il vaccino di Johnson&Johnson, lo dico chiaramente". Gli altri Paesi, occidente a parte, non li bloccano, e poi "scopriamo adesso che il Cile non è vaccinato perché aveva un vaccino cinese al 48% di efficacia, l’ha saputo dopo", ha aggiunto l'ex direttore esecutivo dell'Ema rispondendo alla polemica su Sputnik. Forse "noi stiamo esagerando dall’altra parte", ma "questo va tradotto in un fatto positivo", ha concluso Rasi.

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