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Ragazzo in coma per un pugno, identificato l’aggressore di Giuseppe Pio: ha tredici anni

Ha tredici anni il ragazzo che la notte tra sabato e domenica scorsi, a Lanciano, ha aggredito con un pugno alla tempia Giuseppe Pio D’Astolfo, 18 anni, ora in terapia intensiva per le conseguenze dell’aggressione. Il ragazzo si trovava insieme a un gruppetto di altri giovani di 14,15, 30 e 18 anni. A farli scattare la richiesta di Giuseppe di ‘abbassare la musica’.
A cura di Angela Marino
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A colpire il diciottenne di Lanciano, riducendolo in fin di vita, è stato un ragazzo ancora tredicenne. È quanto accertato dai carabinieri della compagnia di Lanciano nelle indagini che hanno identificato i cinque ragazzi che sabato scorso hanno aggredito Giuseppe Pio D'Astolfo, 18 anni, alla vecchia stazione Sangritana di Lanciano (Chieti). Il gruppetto che lo scorso fine settimana ha preso di mira il diciottenne e i suoi amici è composto da ragazzi di quattordici, quindici, diciotto e trent'anni, ma è stato un tredicenne a sferrare il colpo che ha ferito gravemente Giuseppe.

Giuseppe aveva chiesto di abbassare la musica

Decisiva per le indagini la testimonianza di una coppia di amici di Giuseppe, un ragazzo di 25 anni e una ragazza di  sedici che quella sera erano presenti all'aggressione e un ragazzo, un terzo testimone, che ha visto Giuseppe crollare a terra e lo ha soccorso. A scatenare la rabbia del gruppo dei cinque sarebbe stato l'invito da parte di Giuseppe ad abbassare la musica. Mentre le indagini, dopo la denuncia dei cinque responsabili, vanno avanti, le condizioni di Giuseppe, restano stazionarie. "La Tac di controllo, tuttavia, mostra una soddisfacente evoluzione" ha detto Rosa Maria Zocaro, direttrice del reparto di Terapia intensiva dell'ospedale di Pescara, dove Giuseppe è ricoverato. "Valutiamo se cominciare a ridurre le sedazioni – continua – La prognosi però continua a essere riservata".

Il prefetto: Riqualificare l'area della vecchia stazione

A Chieti, intanto, si è svolto il tavolo per l’ordine e la sicurezza pubblica dove si è discusso del tragico episodio del weekend scorso. Sotto la lente il luogo in cui è andata in scena l'aggressione, l'area dismessa del vecchio tracciato ferroviario della Stazione Sangritana, area interdetta al pubblico dove nel weekend i ragazzi più giovani si ritrovano per bere e fumare. Un territorio di pertinenenza di una società partecipata della Regione sul territorio di Lanciano, alla quale più volte l'amministrazione comunale aveva presentato proposte per destinare ad altro uso e recuperare, l'area dei vecchi binari. Il prefetto Armando Forgione invierà una “diffida alla Tua Spa per ripulire innanzitutto il luogo e controllarlo”.

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