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Ragazzini rimproverati picchiano passante a Treviso, padre di uno di loro: “Non so più cosa fare”

“Mio figlio non ha più rispetto per gli adulti, nemmeno per la polizia” ha spiegato il padre del ragazzo arrestato per violenza e resistenza a pubblico ufficiale dopo aver aggredito con un amico anche gli agenti intervenuti sul posto a Treviso.
A cura di Antonio Palma
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“Vorrei fare tanto ma non so più cosa fare” sono parole di disperazione quelle del padre di un ragazzino di 17 anni protagonista coi suoi coetanei di una assurda aggressione tra le strade del centro di Treviso dove hanno picchiato un uomo e insultato una donna che li rimproveravano perché impennavano con le bici tra i pedoni.

L’episodio venerdì pomeriggio in Galleria Rialto quando una donna che camminava lungo la zona pedonale ha rimproverato i ragazzi in sella alle loro bici perché l’avevano sfiorata mentre stavano sfrecciando e impennando. Per tutta risposta loro hanno iniziato a filmarla con i loro smartphone e a insultarla e prenderla in giro. A questo punto l’intervento di un altro passante che li ha redarguiti e affrontati. Anche qui il gruppetto di ragazzini ha reagito ma questa volta non si è fermato alle parole ma ha aggredito l’uomo a calci e pugni.

“Si sono scatenati. In due contro uno. Mi hanno tirato una serie di pugni e schiaffi centrandomi in faccia e mi hanno aggredito fino a buttarmi a terra. Si sono quindi accaniti colpendomi ovunque, soprattutto in testa con i calci. E mi hanno scagliato addosso un bidone delle immondizie” ha ricostruito a Il Messaggero l’uomo che ha dovuto ricorrere anche alle cure mediche in ospedale. Nemmeno l’intervento dei poliziotti è servito a placare i due minori che hanno insultato e aggredito anche gli agenti prima del fermo. Per il 17enne è scattato poi l’arresto mentre il 15enne ha ricevuto una denuncia a piede libero per violenza e resistenza a pubblico ufficiale.

Purtroppo si tratterebbe solo dell’ultima azione sconsiderata del 17enne come ha confermato,il padre, avvertito dalla polizia. “Il problema è che non c’è più rispetto. Mio figlio non ha più rispetto per gli adulti, nemmeno per la polizia, o per le forze dell’ordine. Non ha più rispetto per nessuno” ha racconto l’uomo disperato che ha chiesto all’aggredito un incontro, invitandolo a pranzo a casa sua per scusarsi.

“È una brava persona. Il giorno della rissa mi ha pregato di chiamare i carabinieri e mi ha detto esattamente Faccia quello che deve fare', come se cercasse un’ancora di salvezza nelle forze dell’ordine per raddrizzare una situazione che non riesce più a gestire” ha confessato al Gazzettino l’uomo aggredito, assicurando che è pronto ad accettare l’invito nella speranza che il suo gesto possa portare a un incontro col ragazzo e a ridare fiducia al padre del minore.

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