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Questa estate di incendi e grandine è per voi, che ci chiamavate Gretini

Tra i 1508 incendi di domenica 1 agosto e i bombardamenti di grandine che hanno colpito parte dell’Italia, la vera emergenza oggi è il cambiamento climatico ed è tutto per voi, che facevate le battutine sulla ragazzina con l’impermeabile giallo, che era arrabbiata perché non trovava un fidanzato, dietro alla quale disegnavate improbabili complotti.
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Questa estate è per voi.
Voi che negavate il cambiamento climatico.
O che negavate fosse stato generato dall’uomo.
O che non volevate occuparvene, perché i problemi erano altri. O perché sarebbe stato troppo costoso cambiare abitudini. O perché l’ambientalismo non porta voti.

Sono per voi i 1508 incendi di domenica 1 agosto, incendi innescati dall’idiozia e dall’avidità umana, ma propagati dal clima torrido di questa estate incandescente che farà la gioia dei piromani e rovinerà la vita a chi perderà tutto tra le fiamme.

Sono per voi i bombardamenti di grandine che hanno distrutto i parabrezza sul tratto di autostrada tra Fiorenzuola e Fidenza, la scorsa settimana, e che è un miracolo non abbiano fatto decine di morti. O le palline di ping pong di ghiaccio cadute ieri in Veneto e Friuli che hanno devastato i raccolti e i vigneti. Per la cronaca, finora ci sono state 386 grandinate dall’inizio dell’estate. Nel 2012 erano state 31, e da allora non hanno fatto che aumentare. Sono per voi i miliardi di danni che hanno causato a quegli agricoltori e a quell'economia che dite di voler proteggere.

Sono per voi pure le piogge torrenziali e i fiumi che esondano in Germania, Belgio e Austria e che devastano intere città uccidendo centinaia di persone in poche ore, come la peggiore delle malattie. Sono per voi anche se sono oltre il confine, perché sono a poche centinaia di chilometri da qua, perché arriveranno anche qua e perché sappiamo come avete cementificato l’Italia, costruendo sopra ai fiumi, spesso e volentieri dove nemmeno si poteva costruire.

Sono per voi pure gli incendi infernali in Turchia, i 42 gradi in Canada, la Siberia che brucia, il “bootleg fire” californiano che in pochi giorni ha incenerito un’area grande come Roma e Venezia messe assieme, la Groenlandia in cui si sta sciogliendo abbastanza ghiaccio da sommergere la Florida.

Tutto per voi, che facevate le battutine sulla ragazzina con l’impermeabile giallo, che era arrabbiata perché non trovava un fidanzato, dietro alla quale disegnavate improbabili complotti. Che applaudivate i gilet gialli che mettevano a ferro e fuoco Parigi contro le politiche ambientaliste di Macron. Che liquidavate la decisione di Donald Trump di abbandonare gli accordi di Parigi con uno sbadiglio.

Tutto per voi, che ancora oggi ci raccontate che l’emergenza si chiama immigrazione, che il grande complotto si chiama Green pass, e che il cambiamento climatico non esiste, o non è colpa nostra, o comunque non dobbiamo occuparcene. Voi che fate campagna elettorale sul “sacro diritto di parcheggiare gratuitamente”, come il candidato di centro destra a sindaco di Roma.

Ecco: voi che fino a oggi avete provato a distrarci dai disastri che avete combinato, e che ancora lo state facendo, non venite a raccontarci che non ve l’avevamo detto, non fate finta di non aver dormito per anni, mentre chiedevamo in tutte le lingue del mondo di fare qualcosa e di farlo subito. Questa estate è tutta per voi, e anche la prossima e anche quella dopo ancora. Abbiamo buona memoria. Ci ricorderemo di voi.

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Francesco Cancellato è direttore responsabile del giornale online Fanpage.it e membro del board of directors dell'European Journalism Centre. Dal dicembre 2014 al settembre 2019 è stato direttore del quotidiano online Linkiesta.it. È autore di “Fattore G. Perché i tedeschi hanno ragione” (UBE, 2016), “Né sfruttati né bamboccioni. Risolvere la questione generazionale per salvare l’Italia” (Egea, 2018) e “Il Muro.15 storie dalla fine della guerra fredda” (Egea, 2019). Il suo ultimo libro è "Nel continente nero, la destra alla conquista dell'Europa" (Rizzoli, 2024).
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