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Pugni e calci alla moglie davanti ai figli per avere i soldi del reddito di cittadinanza, arrestato

L’episodio nel Bolognese dove all’arrivo dei carabinieri la vittima delle percosse era ancora sanguinante e col volto tumefatto, a causa dei pugni che il marito le aveva sferrato in pieno volto durante la lite per motivi economici.
A cura di Antonio Palma
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Immagine di repertorio
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Pretendeva dalla moglie i soldi del reddito di cittadinanza di cui lei è beneficiaria e per farseli consegnare e non ha esitato a picchiare selvaggiamente la donna da cui è in fase di separazione mandandola in ospedale.

La brutale aggressione si è consumata tra le mura domestiche, come purtroppo spesso accade, ma la vittima ha trovato il coraggio e la forza di sfuggire all’uomo e di chiamare i carabinieri che sono intervenuti arrestandolo l’uomo.

Il brutto episodio ha avuto come scenario un appartamento di Valsamoggia, nella città metropolitana di Bologna dove all’arrivo dei carabinieri la vittima delle percosse era ancora sanguinante e col volto tumefatto, a causa dei pugni che il marito le aveva sferrato in pieno volto durante la lite per motivi economici.

I militari della Stazione dei carabinieri di Castello di Serravalle erano intervenuti sul posto dopo la telefonata della vittima, una 31enne disoccupata e beneficiaria del reddito di cittadinanza, che chiedeva aiuto perché il marito 36enne la stava picchiando all’interno delle mura domestiche.

La donna, sposata col 36enne da 10 anni, ha riferito ai Carabinieri di essere stata picchiata dal marito, da cui è in fase di separazione, davanti ai figli piccoli, un bambino di 6 anni e una bambina di 5 anni, perché si era rifiutata di corrispondergli settanta euro, soldi di cui aveva bisogno per restituirli a un conoscente.

Mentre il marito veniva arrestato con l’accusa di maltrattamenti contro familiari o conviventi e lesioni personali dolose, la donna è stata soccorsa dai sanitari del 118 e trasportata al Pronto Soccorso dell’Ospedale di Bazzano, sempre nel Bolognese.

In ospedale alla vittima sono stati diagnosticati un “Trauma contusivo facciale e lievemente abraso e un trauma contusivo costale sinistro”. Dopo le dimissioni, la donna è stata collocata in una struttura protetta insieme ai figli.

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