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Prof si prostituiva a Imperia, arrestati 2 uomini: clienti violavano il lockdown per vederla

Due uomini, tra cui il marito della professoressa, sono stati arrestati, un terzo è stato denunciato. L’accusa è di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. La denuncia la rischiano anche i clienti della donna che, per recarsi agli incontri, avrebbero violato il lockdown e prodotto false autocertificazioni per giustificare i loro spostamenti.
A cura di Susanna Picone
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Sarebbero almeno una settantina i clienti di una professoressa di Imperia la cui doppia vita è stata scoperta dai carabinieri di Alassio (Savona), che hanno arrestato per il momento due persone per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. I clienti per vedere la donna, una professoressa di 56 anni che con il falso nome di Elena pubblicava annunci su siti di incontri, avrebbero anche violato il lockdown della scorsa primavera fornendo autocertificazioni false per giustificare i loro spostamenti. Si parla di operai, professionisti, e anche alcuni giovani studenti che avrebbero risposto agli annunci su internet della docente. Gli investigatori dell’Arma stanno passando a setaccio i movimenti e ascoltando in caserma tutte le persone coinvolte. Per alcuni, a quanto emerso finora, potrebbe scattare la denuncia per aver dichiarato il falso sulle autocertificazioni la scorsa primavera. Negli annunci online compariva un numero di telefono e un falso indirizzo a San Bartolomeo a mare: falso perché la donna, a quanto emerso, riceveva i suoi clienti ad Andora e Imperia.

Guadagni per 8.000 euro al mese – Il tenente Salvatore Napoli, con l’aiuto del sottufficiale Mauro Bosticco, sta ricostruendo l’enorme giro d’affari della donna e, pare, anche di una collega che prima insegnava in città e poi è stata trasferita e che in più occasioni avrebbe affiancato la 56enne durante gli incontri hard. Si parla di guadagni di circa 8000 euro al mese. I carabinieri hanno sequestrato quattro conti correnti e varie carte di credito. Due persone per il momento sono state arrestate: si tratta del marito della professoressa, elettricista di 58 anni, e un ristoratore di Andora di 61 anni. Un pensionato 70enne è indagato. L’accusa è di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. I due arrestati saranno ascoltati mercoledì dal Gip di Savona, Francesco Meloni. La donna è considerata parte lesa.

La prof aveva una Jaguar e vari conti intestati – A quanto emerso, le condizioni economiche della professoressa andavano ben oltre quelle di una normale insegnante: aveva una Jaguar intestata e ben quattro conti correnti bancari. Intercettazioni, servizi di osservazione, pedinamento e controllo, hanno permesso di identificare 59 clienti, ai quali va aggiunta una decina di persone non ancora identificate. "Gli accertamenti dei militari – scrive il gip del tribunale di Savona nell'ordinanza di arresto – hanno consentito di verificare la prosecuzione dell'attività di meretricio della donna anche nel periodo di emergenza sanitaria relativa alla pandemia da Covid-19".

Come operavano i due uomini arrestati – Il 61enne predisponeva foto e video hot di "Elena" da inserire a corredo degli annunci online e utilizzati per pubblicizzare le prestazioni dal marito, il quale approvava gli scatti della moglie, suggeriva abbigliamento, pose da adottare. Il primo uomo, attraverso l'utenza telefonica del pensionato segnalato a piede libero, concordava quotidianamente gli appuntamenti con la donna fornendo le informazioni relative a tariffe e tipo di prestazioni. La 56enne informava ogni volta il marito che addirittura, in diversi casi, la andava a prendere al termine degli appuntamenti o la invitava a restare in attesa di altre chiamate.

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