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Prima le promette 50 euro per pulire la villa, poi la violenta: avvocato 48enne a processo

Il 48enne di Matera, attivo nel foro di Taranto, avrebbe commesso le violenze nei confronti della 23enne impegnata nelle pulizie della sua villa al mare. L’avvocato prometteva denaro alla giovane e alla famiglia per inquinare le prove.
A cura di Matteo Pelliccia
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A Matera, un avvocato di 48 anni, attivo nel foro di Taranto, a partire da gennaio 2024 sarà a processo per un terribile episodio che ha coinvolto una giovane di 23 anni. La storia ha suscitato indignazione e compassione, poiché la vittima ha raccontato di un'esperienza terrificante che ha subito all'interno di una villetta al mare.

Il processo sarà accelerato, grazie alla richiesta del pubblico ministero Marzia Castiglia, che ha ottenuto il giudizio immediato per il professionista. L'accusa contro l'avvocato è pesante: si sostiene che avesse promesso cinquanta euro alla giovane donna in cambio di servizi di pulizia nella villa al mare, ma poi si sarebbe reso colpevole di una terribile aggressione a sfondo sessuale.

L'incubo della 23enne è iniziato a gennaio del 2023, quando, a causa di difficoltà economiche, aveva accettato l'offerta di lavoro dell'uomo. La giovane si è ritrovata sola nella villetta con lui, e nonostante i suoi ripetuti tentativi di respingerlo, l'avvocato avrebbe abusato di lei.

La vittima ha denunciato l'accaduto poco dopo il terribile evento. La situazione era già sconvolgente: aveva accettato il lavoro e l'offerta dell'uomo di accompagnarla in auto, ma nel viaggio l'uomo aveva iniziato a fare commenti inquietanti sulla prostituzione, proponendo somme di denaro.

La giovane aveva rifiutato categoricamente, ma una volta nella villa, l'uomo aveva abbracciato la donna con forza, cercando di baciarla a forza e avanzando con insistenza. La paura e l'isolamento del luogo avevano impedito alla giovane di reagire come avrebbe voluto.

La vittima ha finalmente trovato la forza di liberarsi, chiedendo di essere riaccompagnata a casa. Tuttavia, l'orrore non era finito: anche durante il viaggio di ritorno, l'avvocato aveva provato più volte ad avere rapporti sessuali con lei.

Una volta a casa, la giovane ha raccontato immediatamente tutto al suo compagno e alla sua famiglia. Uno dei parenti ha contattato l'avvocato in cerca di spiegazioni, ma la situazione è presto degenerata. Il professionista, nel tentativo di inquinare le prove, avrebbe offerto un accordo finanziario, una mossa che è stata prontamente riportata ai poliziotti presenti nell'ufficio dell'avvocato.

Nonostante il tentato inganno, il giudice per le indagini preliminari Alessandra Romano ha emesso un'ordinanza che ha portato all'arresto dell'avvocato, confermando la gravità delle accuse contro di lui. A distanza di tempo, la procura ha ottenuto il giudizio immediato, permettendo di saltare la fase preliminare del processo.

Ora spetta agli avvocati di difesa, Calliope Murianni e Maria Rosaria Malvinni, decidere se affrontare il dibattimento o richiedere il rito abbreviato. Nel caso di una condanna, il rito abbreviato offre la possibilità di uno sconto sulla pena, riducendola di un terzo.

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