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Prete scomunicato celebra messa a Brindisi. Il vescovo: “Chi partecipa commette peccato mortale”

Scoppia il caso sulla figura di Enrico Bernasconi, un prete allontanato dalla Chiesa perché non riconosce l’autorità spirituale di Papa Francesco. L’esortazione di Giovanni Intini, Arcivescovo della diocesi di Brindisi-Ostuni non ha sortito effetti: una settantina di persone ha partecipato alla messa celebrata in latino in un hotel della città pugliese.
A cura di Biagio Chiariello
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"Chi vi partecipa cade in peccato mortale ed è tenuto a chiedere l’assoluzione al confessore". Monsignor Giovanni Intini, arcivescovo della diocesi di Brindisi-Ostuni, aveva avvertito i fedeli a non presenziare la messa dell'ex sacerdote Enrico Bernasconiscomunicato dalla Chiesa perché non riconosce il vicariato di papa Francesco I, ospite domenica pomeriggio in città in un incontro organizzato presso l'hotel Palazzo Virgilio.

Monito che però – come riporta La Gazzetta del Mezzogiorno -, non ha scoraggiato una settantina di persone che hanno partecipato all’incontro.

A mettere in allerta monsignor Intini e i suoi collaboratori della presenza di Bernasconi in città era stata la Diocesi di San Severo, con una nota inviata ai colleghi e vergata dal cancelliere vescovile Massimo Gagliardi. Bernasconi, era sacerdote nel Foggiano. Ma è in corso nella scomunica latae sententiae perché il 28 aprile 2020 ha dichiarato sul sito “rivelazione.net”: “Il vero papa è Benedetto XVI (quando era ancora in vita) e non Bergoglio!”. E poi: “Io celebro messa con il vero vicario di Cristo!”.

Dopo quanto accaduto la curia ha stabilito quanto segue:

"Non essendoci stato fino ad oggi alcun atto di pentimento e di ritrattazione da parte del signor Bernasconi, egli permane fuori dalla comunione ecclesiale. Altresì è fatto divieto ai presbiteri parroci e rettori di chiese, amministratori parrocchiali e superiori di istituti religiosi di concedere al suddetto signor Bernasconi luoghi di culto e spazi interni o esterni di proprietà di enti ecclesiastici".

L’arcivescovo della diocesi di Brindisi-Ostuni monsignor Giovanni Intini, ha quindi avvisato: “presbiteri, diaconi, consacrati e consacrate e fedeli tutti che il sig. Bernasconi non è in comunione con la Chiesa universale e quindi non può esercitare in modo legittimo il ministero presbiterale (le celebrazioni da lui presiedute e i sacramenti da lui amministrati sono illeciti e nessun fedele può e deve prendervi parte). Chi vi partecipa cade in peccato mortale ed è tenuto a chiedere l’assoluzione al confessore”.

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Un'esortazione che tuttavia non pare aver sortito gli effetti sperati. Il ‘sig.' Bernasconi ha infatti celebrato una messa, in latino, con tanto di paramenti e altare in una sala della struttura ricettiva, nel pomeriggio di ieri davanti ad circa 70 persone.

Sul caso è intervenuto lo stesso Bernasconi con un post su Facebook nel pomeriggio di oggi:

"L'intento delle diocesi e quello dei giornalisti è semplicemente quello di screditarci davanti alla opinione pubblica. Perché? Perché hanno paura! Hanno paura della verità! Hanno paura di don Minutella e del sodalizio sacerdotale mariano! Semplicemente perché gridiamo la verità!

Se fossero stati onesti avrebbero preso in considerazione le argomentazioni che portiamo per dimostrare che Bergoglio non è il papa della chiesa cattolica e avrebbero dimostrato pubblicamente che egli è il papa legittimo che conferma i cattolici nella fede della chiesa cattolica!

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