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Precipita con il parapendio sul Monte Bianco, in corso ricerche del pilota: operazioni complicate dal maltempo

Il soccorso alpino della Valle d’Aosta è impegnato dalla notte scorsa nelle ricerche di un pilota di parapendio caduto nei pressi del Picco Luigi Amedeo, sulla cresta del Brouillard, sul versante italiano del Monte Bianco. Secondo quanto è stato ricostruito, l’incidente è avvenuto a circa 4.160 metri di quota. Le operazioni sono rese complicate dal maltempo.
A cura di Eleonora Panseri
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Immagine di repertorio.
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Il soccorso alpino della Valle d'Aosta è impegnato dalla notte scorsa nelle ricerche di un pilota di parapendio caduto nei pressi del Picco Luigi Amedeo, sulla cresta del Brouillard, sul versante italiano del Monte Bianco.

Secondo quanto è stato ricostruito, l'incidente è avvenuto a circa 4.160 metri di quota, mentre l'allarme è stato lanciato intorno alle 1.30 della notte scorsa. Il soccorso alpino ha effettuato alcuni sorvoli nella zona ma a causa delle condizioni meteo avverse è dovuto rientrare.

Alle 6.30 pare che il pilota sia stato avvistato ma non sarebbe stato possibile recuperarlo per il sopraggiungere di una forte perturbazione. Secondo quanto riporta AostaSera, i soccorritori, al momento, sono in attesa dell’evoluzione meteo per valutare il proseguimento degli interventi.

Vista la dinamica dell’incidente i soccorritori nutrono poche speranze di recuperare in vita il parapendista, si legge ancora sul quotidiano.

Il pilota di parapendio – secondo quanto si è appreso – sarebbe un uomo argentino (di cui non sono state diffuse le generalità), che ieri era decollato da Chamonix, in Francia, insieme a un altro parapendista, dalla zona del Brevent. Il compagno è rientrato verso mezzogiorno di ieri, mentre lui avrebbe deciso di proseguire il volo.

L'allarme per il mancato rientro ai soccorritori francesi è arrivato in tarda serata e quindi è stato successivamente diffuso anche alle autorità italiane. Oltre che dal maltempo in alta quota, le operazioni di recupero sono complicate dal fatto che la rotazione delle pale del velivolo rischia di gonfiare la vela – che sarebbe appesa a uno spuntone di roccia – a cui è legato il parapendista.

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