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Pistoia. Bimba muore per malore durante gita, l’altro bambino: “Orribile vederla così nell’acqua”

Blessing Okojie, bimba pistoiese di origini nigeriane, aveva 7 anni. La tragedia durante un campo solare a Molino del Pallone, sull’Appennino Bolognese. C’è ancora incredulità tra genitori e bambini: “Ma è successo davvero? Ho parlato con la mamma, è sotto choc… “dice una donna.
A cura di Biagio Chiariello
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“Ho visto quella bambina stesa a terra e lo zio (il referente del campo estivo chiamato così dai piccoli) sopra che le premeva le mani sul petto, mamma ho visto tutto. Assurdo”. A parlare è un bambino di appena 10 anni che ha assistito alla tragedia della piccola Blessing Okojie, 7 anni, deceduta ieri mentre era partecipava ad un campo estivo con la parrocchia sulle rive del fiume Reno, al confine tra Toscana ed Emilia Romagna. “Non capiamo come possa essere capitato”, dicono i figli ai genitori, come riporta La Nazione. Qualcuno ipotizza la presenza di una biscia nel fiume che avrebbe fatta cadere la bimba, spaventata. “Questo è un momento triste – si schermiscono – non sappiamo nulla e chi ha visto, chi l’ha vista stesa a terra, è naturalmente sconvolto”. Non è detto che la piccola sia annegata, come era stato appreso inizialmente. Sarà dunque l'autopsia, a cui sarà sottoposta nei prossimi giorni, a chiarire le cause di questo dramma, così come stabilito pm Flavio Lazzarini, che coordina le indagini.

Blessing, bimba pistoiese nata in Italia da genitori nigeriani, partecipava alle attività della parrocchia di San Bartolomeo solo da qualche giorno. La meta del parco fluviale di Molino del Pallone era stata scelta per il campo solare. In pochi la conoscevano, non parlava benissimo l’italiano. Con lei c’era il fratellino di tre anni ed entrambi erano inseriti nel gruppo dei più piccoli. Stando alle ricostruzioni, Blessing si sarebbe improvvisamente accasciata, per poi finire nell'acqua da cui sarebbe stata estratta pochi secondi più tardi.

Qui sono organizzati come si deve – dicono – è uno degli oratori più grandi e attrezzati della città. E’ stata mia figlia a chiamarmi per raccontarmi quello che era accaduto, i responsabili ovviamente non volevano allarmarci. Siamo arrivati subito qui e per i ragazzi è stato un duro colpo doverci dire quello a ui avevano assistito. Siamo distrutti”

Ma è successo davvero?– chiede sconvolta la donna con il bimbo in braccio –. Ho parlato con la mamma, è sotto choc, non si rende conto ancora di nulla, mi ha solo detto di venire a prendere il figlio”.

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