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Bimba di 7 anni morta durante una gita sul fiume Reno: si fa avanti l’ipotesi del malore

È stata forse colta da un malore improvviso Blessing Okojie, la bimba di 7 anni, nata in Italia ma di origini nigeriane, morta ieri mentre era in gita con la parrocchia al parco fluviale di Molino del Pallone, al confine tra Toscana ed Emilia Romagna, sulle rive del fiume Reno. Non è infatti scontato che la causa del decesso sia l’annegamento. Attesa per i risultati dell’autopsia.
A cura di Ida Artiaco
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È morta forse a causa di un malore Blessing Okojie, bimba di 7 anni, nata in Italia da genitori di origine nigeriana e residente a Pistoia, deceduta ieri mentre era partecipava ad un campo estivo con la parrocchia sulle rive del fiume Reno, al confine tra Toscana ed Emilia Romagna. Lo riporta il Resto del Carlino. La tragedia si è verificata intorno alle 13 al parco fluviale di Molino del Pallone, quando la bambina è caduta in mezzo metro d'acqua e ha perso i sensi. Immediati sono accorsi i soccorsi ma a nulla sono valsi i tentativi di rianimarla. Sarà l'autopsia, a cui sarà sottoposta nei prossimi giorni, a chiarire le cause di quanto successo, così come stabilito pm Flavio Lazzarini, che coordina le indagini. Non è infatti detto che la piccola sia annegata, come era stato appreso inizialmente.

Secondo quanto riferito dagli accompagnatori, e stando a quanto riporta il quotidiano locale, Blessing si sarebbe improvvisamente accasciata, per poi finire nell'acqua da cui sarebbe stata estratta pochi secondi più tardi. Per cui non si escluderebbe la pista del malore e neppure quelle dell'incidente, se la piccola abbia potuto sbattere la testa scivolando su un sasso. Tutti interrogativi a cui le indagini condotte in queste ore dagli inquirenti, in particolare dai carabinieri della stazione di Porretta e della compagnia di Vergato, cercheranno di dare una risposta. Di certo, quando è avvenuto il fatto i bambini del campo estivo, un centinaio dai 5 anni in su, accompagnati da una trentina di adulti, non avevano ancora pranzato. Un altro aspetto che gli investigatori dovranno chiarire riguarda la balneabilità in quel tratto dell'alto corso del Reno: sul posto sono, infatti, presenti cartelli che avvisano sulla mancanza di assistenza alla balneazione, ma esiste anche una legge regionale che la vieta espressamente in tutte le acque interne.

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