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Covid 19

Pisa, sposati da 56 anni, il Covid li porta via lo stesso giorno: la storia di Nada e Angiolo

Sposati da 56 anni, Angiolo Bacci e Nada Benedetti, 88 e 89 anni, sono morti a distanza di poche ore l’uno dall’altra, entrambi uccisi dal Covid-19. Nada è scomparsa all’ospedale di Cisanello di Pisa il 27 gennaio, a mezzogiorno. Angiolo si è spento poco dopo mezzanotte, nello stesso ospedale. Nessuno dei due sapeva che l’altro era malato.
A cura di Susanna Picone
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Dopo una vita trascorsa insieme, se ne sono anche andati nelle stesse ore. Arriva da San Giuliano Terme (Pisa) la storia di Angiolo Bacci e Nada Benedetti, marito e moglie di 88 e 89 anni, che si sono spenti dopo aver contratto il Covid-19 a dodici ore di distanza l’uno dall’altra. Nada è scomparsa all’ospedale di Cisanello di Pisa il 27 gennaio, a mezzogiorno. Il compagno Angiolo si è spento poco dopo mezzanotte, nello stesso ospedale. A raccontare la loro storia ai quotidiani i figli. “Nessuno dei due sapeva che l’altro era malato, ne avrebbero sofferto troppo. Erano sereni. Mi immagino la faccia di mio babbo quando, arrivando, si sarà accorto che la mamma era già lì da dodici ore. ‘Anche stavolta sei voluta arrivare prima di me', gli avrà gridato, come quando battibeccavano”, le parole a Repubblica di Andrea, 66 anni, uno dei quattro figli di Angiolo e Nada. Figli nati anche dai precedenti matrimoni della coppia: quando nel 1964 Angiolo e Nada si sono sposati erano entrambi vedovi, lei aveva due figli di 5 e 9 anni e lui uno di 9. Nada trovò lavoro all’anagrafe del comune di Pisa e lì conobbe Angiolo, un funzionario delle tasse che passava spesso dall’ufficio di lei per chiedere gli indirizzi dei contribuenti.

Dopo il matrimonio, 56 anni fa, nasce un’altra figlia. E sono proprio i figli a descrivere i loro genitori come una coppia molto unita, con tanti interessi in comune, dalle vacanze in camper d’estate, i corsi di sommelier, il volontariato. Prima del Covid non erano mancati i problemi di salute, soprattutto di Angiolo, che aveva il diabete, aveva avuto un infarto e aveva anche sconfitto un tumore. Nada invece aveva iniziato a soffrire di demenza senile: “Era soprattutto babbo a prendersi cura di lei. L’aveva giurato per le loro nozze d’oro, nel 2014: disse che l’avrebbe accudita finché avesse potuto. E così ha fatto”. Il primo a beccare il Coronavirus, il 10 gennaio scorso, è stato Angiolo, dopo due giorni è stata ricoverata per lo stesso virus anche Nada. Poi, il 27 gennaio, arrivano due telefonate dall’ospedale: prima quella che annunciava la scomparsa della donna, poi dopo qualche ora quella dell’amato compagno: "Se ne sono andati insieme, sereni, ognuno senza sapere che anche l’altro si trovava in ospedale. Faremo un funerale unico e li seppelliremo vicini, con una bella foto in cui brindano con lo champagne. È come se fossero partiti per un altro dei loro viaggi”.

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