847 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Picchia la moglie e sequestra figlio di 6 anni: “Non lo vedrai più”. Fermato mentre scappa all’estero

Ha picchiato la moglie a sangue e ha sequestrato il figlio di 6 anni per portarlo con sé all’estero. Un uomo di 32 anni è stato arrestato presso l’area portuale di Genova mentre cercava di imbarcarsi per la Tunisia insieme al figlioletto. Il bimbo aveva chiesto aiuto alla vicina prima di essere caricato di peso in auto.
A cura di Gabriella Mazzeo
847 CONDIVISIONI
Immagine di repertorio
Immagine di repertorio

"Me ne vado in Francia con il bambino e non lo vedrai mai più". Un padre di Vigevano è passato dalle minacce ai fatti: due notti fa ha picchiato a sangue la moglie, sequestrato il figlioletto di sei anni ed è partito a folle velocità in direzione di Genova. L'uomo aveva intenzione di imbarcarsi alla volta della Tunisia insieme al minore. La fuga però è durata 150 chilometri. Il 32enne è stato subito localizzato dalla polizia di Stato.

Gli agenti del commissariato di Vigevano gli hanno dato la caccia per tutta la notte, ma alla fine sono riusciti a bloccarlo poco prima che lasciasse il Paese. Il 32enne è stato sottoposto a fermo con le accuse di rapina, maltrattamenti in famiglia, lesioni personali e sequestro di persona.

Secondo quanto ricostruito dalle forze dell'ordine, l'uomo avrebbe convinto la moglie a salire in auto insieme al figlio di sei anni con la scusa di portali fuori a cena. Una volta in macchina, però, li avrebbe costretti a seguirli nelle strade dello spiaccio.

Rincasati, la donna lo ha rimproverato per aver messo il bimbo in pericolo e lui ha reagito prendendola per il collo e picchiandola a sangue. Subito dopo ha caricato il bimbo in auto di peso e le ha sottratto la borsa, il cellulare e il portafogli. Il 32enne si è lanciato nuovamente in una folle corsa in direzione Genova per imbarcarsi verso la Tunisia.

Fortunatamente, la vicina di casa della coppia ha udito le urla fuori dall'abitazione e ha chiamato le forze dell'ordine. La donna ha spiegato agli agenti di essersi affacciata alla finestra e di aver visto il bimbo cercare di opporre resistenza al sequestro. Prima di essere chiuso in auto, il piccolo avrebbe urlato: "Mamma, chiama un'ambulanza".

Gli agenti hanno quindi iniziato le ricerche allertando i colleghi liguri, la polizia di frontiera di Ventimiglia e il centro operativo autostradale ligure nell'ipotesi che il 32enne potesse tentare diverse strade per lasciare l'Italia.

Gli spostamenti dell'uomo sono stati tracciati grazie ai cellulari che aveva portato con sé. All'alba è stato localizzato nell'area portuale di Genova e una volante si è precipitata sul posto. Il fermo è scattato poco tempo dopo e il piccolo è stato ricondotto dalla madre a Vigevano.

847 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views