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Covid 19

Pfizer ha annunciato che il nuovo vaccino contro Omicron sarà pronto a marzo

In un’intervista l’amministratore delegato di Pfizer Bourla ha dichiarato che il vaccino contro Omicron sarà pronto a marzo e ha detto di non sapere se una quarta dose sarà necessaria.
A cura di Susanna Picone
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Il nuovo vaccino anti-Covid contro Omicron sarà pronto a marzo. È quanto ha annunciato in una intervista alla Cnbc Albert Bourla, amministratore delegato di Pfizer, il quale ha dichiarato appunto che il nuovo vaccino sarà pronto a marzo e ha aggiunto di non sapere se una quarta dose di vaccino sarà necessaria. Bourla ha spiegato che “la speranza è raggiungere qualcosa che ci garantisca una migliore protezione, in particolare contro il contagio, perché la protezione dal ricovero e dai sintomi gravi è già ragionevole, in questo momento, con gli attuali vaccini, fintanto che si fa la terza dose”. L'ad di Pfizer ha annunciato inoltre che l'azienda ha già iniziato a produrre le dosi e ha spiegato che il vaccino sarà efficace anche contro le altre varianti che stanno circolando. Aveva già parlato, a fine dicembre, di un vaccino anti Covid di Pfizer adattato alla variante Omicron Sabine Bruckner, capo di Pfizer Svizzera. In un'intervista Bruckner aveva spiegato che il gruppo farmaceutico sta lavorando su due fronti: da un lato sta studiando l'efficacia dell'attuale vaccino contro le varianti del Sars-CoV-2, e contemporaneamente sta lavorando a una nuova versione del prodotto.

Pfizer chiede all'Ema l'autorizzazione per la pillola anti-Covid

Intanto l'Ema, l'Agenzia europea per i medicinali, ha avviato la valutazione di una domanda di autorizzazione all'immissione in commercio condizionata per la pillola anti-Covid di Pfizer, il Paxlovid. La domanda è per il trattamento della malattia da lieve a moderato in pazienti adulti e adolescenti (di età pari o superiore a 12 anni con un peso di almeno 40 kg) ad alto rischio di progressione verso il Covid-19 grave. L’Ema dovrà valutare i benefici e i rischi di Paxlovid in tempi ridotti e potrebbe emettere un parere entro poche settimane, se i dati presentati saranno sufficientemente solidi.

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