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Quando arriverà il nuovo Vaccino Pfizer contro la variante Omicron

“Se si renderà necessario, potremmo consegnare un vaccino adatto alla variante Omicron in primavera” ha spiegato Sabine Bruckner, direttrice di Pfizer Svizzera.
A cura di Antonio Palma
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Il nuovo Vaccino Pfizer contro la variante Omicron del coronavirus potrebbe arrivare già nei primi mesi del 2022, entro la prossima primavera, se ovviamente sarà necessario. A confermarlo è stata la stessa azienda farmaceutica che già da alcuni mesi sta testando il preparato anti covid. Almeno questa è la previsione di Sabine Bruckner, direttrice responsabile di Pfizer Svizzera. “Stiamo lavorando su due assi: da un lato stiamo studiando l'efficacia dell'attuale vaccino contro le varianti del virus che si stanno diffondendo attualmente. Dall’altra parte, analizziamo se è necessario un adattamento del vaccino per essere pronti a prepararlo” ha spiegato infatti la manager di Pfizer in un'intervista pubblicata dal quotidiano elvetico in lingua tedesca Blick, aggiungendo: "Se si renderà necessario, potremo consegnare un vaccino adatto alla variante Omicron in primavera. Ovviamente previa autorizzazione”.

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Sulla reale necessità di un vaccino anti covid modificato specificamente per la variante omicron del sars cov-2 però ancora non c’è certezza al momento. Per ora infatti, anche se la variante è responsabile di un aumento vertiginoso di casi di infezione a livello mondiale, in quando molto più contagiosa, la terza dose booster del vaccino già in commercio si sta rivelando comunque efficace. “Dopo la vaccinazione di richiamo, la protezione contro la malattia provocata da Omicron è 25 volte maggiore negli adulti rispetto alla seconda dose. Ciò significa che la terza dose è utile, soprattutto per proteggere da un grave decorso della malattia", ha spiegato la stessa Sabine Bruckner. Ovviamente il presupposto per ogni tipo di immissione in commercio di un nuovo vaccino anti covid è l'autorizzazione delle varie autorità farmaceutiche.

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Al momento invece Pfizer punta molto sulla pillola anti covid come terapia antivirali che potrebbe aiutare ad alleviare la pressione sugli ospedali. L’azienda punta su un trattamento antivirale chiamato Paxlovid che tuttavia non sostituirà la vaccinazione anti covid. “La protezione contro le infezioni è sempre meglio della malattia. Ma il trattamento antivirale può colmare una lacuna, soprattutto negli adulti spesso esposti al Covid o per coloro che sviluppano una protezione insufficiente con i vaccini", ha affermato Bruckner. La pillola ha avuto ilparere favorevole dell’Ema nei giorni scorsi prima dell’ok all’immissione in commercio. Per l’agenzia del farmaco, il Paxlovid della Pfizer può essere utilizzato contro il Covid dalle nazioni che lo ritengono opportuno.

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