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Papa Francesco: non escluse “forme di benedizione” alle coppie omosessuali

Pubblicate dal Dicastero della Fede le risposte richieste ai cinque ‘dubia’ che i cardinali conservatori avevano sollevato la questione prima del super Sinodo. Per le benedizioni alle unioni gay servono “carità pastorale” e “discernimento”, ma “non possono diventare una norma”, spiega il Papa.
A cura di Biagio Chiariello
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Papa Francesco non esclude che ci possano essere ‘forme di benedizioni' per le coppie omosessuali, seppure differenti dal matrimonio tra uomo e donna. Bergoglio ha risposto così a uno dei 5 Dubia che gli avevano fatto pervenire in estate i cardinali conservatori Walter Brandmüller e Raymond Leo Burke con l’appoggio di altri tre cardinali, Juan Sandoval Íñiguez, Robert Sarah e Joseph Zen Ze-kiun, su alcune questioni relative alla interpretazione della Divina Rivelazione, sulla benedizione delle unioni con persone dello stesso sesso, sulla sinodalità come dimensione costitutiva della Chiesa, sulla ordinazione sacerdotale delle donne e sul pentimento come condizione necessaria per l’assoluzione sacramentale.

"La Chiesa ha una concezione molto chiara del matrimonio: un’unione esclusiva, stabile e indissolubile tra un uomo e una donna, naturalmente aperta a generare figli. Solo questa unione si può chiamare matrimonio”, precisa il Santo Padre rispondendo al ‘Dubia' relativo alla benedizione delle coppie omosessuali: “Altre forme di unione lo realizzano solo ‘in modo parziale e analogico’, per cui non possono essere chiamate strettamente ‘matrimonio’”.

Per questa ragione, “la Chiesa evita qualsiasi tipo di rito o sacramentale che possa contraddire questa convinzione e far intendere che si riconosca come matrimonio qualcosa che non lo è”, afferma Francesco: tuttavia, “nel rapporto con le persone, non si deve perdere la carità pastorale, che deve permeare tutte le nostre decisioni e atteggiamenti. La difesa della verità oggettiva non è l’unica espressione di questa carità, che è anche fatta di gentilezza, pazienza, comprensione, tenerezza e incoraggiamento. Pertanto, non possiamo essere giudici che solo negano, respingono, escludono”.

Quindi "la prudenza pastorale deve discernere bene se esistono forme di benedizione che non trasmettano una concezione errata del matrimonio".

Le domande dei porporati, in italiano, e le risposte del Papa, in spagnolo, sono state pubblicate oggi sul sito del Dicastero per la dottrina della fede.

Sulla questione delle donne prete, altro busillis dottrinale sollevato dai cinque cardinali, Bergoglio ha affermato che non si tratta di "una definizione dogmatica, eppure deve essere rispettata da tutti. Nessuno può contraddirla pubblicamente, eppure può essere oggetto di studio, come nel caso della validità delle ordinazioni nella comunione anglicana”.

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