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Papa Francesco nomina Giuseppe Pignatone presidente del Tribunale Vaticano

Giuseppe Pignatone, 70 anni compiuti a maggio, è andato in pensione pochi mesi fa annunciando possibili “sorprese” future. Chissà se si riferiva al prestigioso incarico conferitogli oggi da Papa Francesco, quello di Presidente del Tribunale Vaticano. Quella di Pignatone è stata una carriera dedicata alla lotta alla mafia.
A cura di Davide Falcioni
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Giuseppe Pignatone, ex capo della Procura di Roma, è stato nominato da Papa Francesco presidente del Tribunale Vaticano. Il magistrato prende così il posto del precedente presidente Giuseppe Dalla Torre.

Nato l'otto maggio del 1949 a Caltanissetta, Pignatone è andato in pensione l'otto maggio del 2019, il giorno del suo settantesimo compleanno. Quella del magistrato è stata una carriera lunghissima e costellata di inchieste importanti e successi professionali: "Cosa farò da domani? E chi lo sa? Di sicuro avrò tanto tempo a disposizione per leggere, ma non si escludono sorprese”, aveva commentato nell’ultimo giorno di lavoro, e chissà se la sorpresa a cui si riferiva era una chiamata alla Santa Sede direttamente da Papa Francesco…

Chi è Giuseppe Pignatone: dalla lotta alla mafia alla svolta nel caso Cucchi

Quella di Pignatone è stata una carriera importante, iniziata nel 1974 e dedicata alla lotta alla mafia: da Cosa Nostra a Mafia capitale. In mezzo la condanna dell’ex governatore della Sicilia, Totò Cuffaro, la svolta sulla vicenda di Stefano Cucchi e la forte determinazione a fare piena chiarezza sul sequestro, la tortura e l'omicidio di Giulio Regeni in Egitto.

Giuseppe Pignatone ha iniziato la sua carriera in magistratura come pretore di Caltanissetta, diventando poi sostituto procuratore a Palermo a partire dal 1977. Negli anni ’80 mette sotto inchiesta il sindaco democristiano Vito Ciancimino, poi condannato per mafia a sette anni, poi guida le indagini su Cuffaro, l’ex Presidente della Regione condannato definitivamente a 7 anni per favoreggiamento aggravato a Cosa nostra. Nel 2008, poi, si occupa dell’arresto di Bernardo Provenzano dopo 43 anni di latitanza. Nel 2008 guida la Procura di Reggio Calabria e coordina importanti inchieste sulla ‘ndrangheta (anche al nord) e quattro anni più tardi il Consiglio Superiore della Magistratura lo trasferisce a Roma, dove guida l'inchiesta su Mafia capitale di Massimo Carminati e Salvatore Buzzi. Sempre da Roma sotto la sua guida vi è la svolta sul caso Cucchi.

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