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Orrore al cimitero, tombe svuotate e rivendute: indagati custodi, funzionari e medici a Monreale

L’agghiacciante vicenda, scoperta dai carabinieri al cimitero monumentale di Monreale, nel Palermitano, vede coinvolte ben 27 persone ora indagate a vario titolo dalla Procura del capoluogo siciliano. Oltre ai custodi del cimitero, coinvolti anche funzionari comunali e titolari di imprese funebri e addirittura medici necroscopi dell’Asp.
A cura di Antonio Palma
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Immagine di archivio
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Salme estumulate e tombe svuotate o riempite due volte senza alcuna autorizzazione e senza alcuna necessità concreta se non quella di fare soldi. È l’agghiacciante vicenda scoperta dai carabinieri al cimitero monumentale di Monreale, nel Palermitano, e che vede coinvolte ben 27 persone ora indagate a vario titolo dalla Procura del capoluogo siciliano. Nelle scorse ore i militari dell’arma infatti hanno notificato l'avviso di conclusione delle indagini che presto potrebbero portare al rinvio a giudizio dei coinvolti.

L'inchiesta era partita anni fa a seguito di numerosi esposti arrivati in procura che parlavano di richieste di denaro per poter seppellire i propri cari che arrivavano fino a somme astronomiche di 10mila euro. I reati contestati agli indagati a vario titolo sono falso materiale, falso in atto pubblico, truffa aggravata, abuso d'ufficio, corruzione, soppressione di atti veri e falsificazione delle dichiarazioni sostitutive. Secondo l’accusa, infatti, nel cimitero di Monreale vi era un vero e proprio mercato nero di loculi.

Coinvolti nell’inquietante vicenda, oltre ai custodi del cimitero monumentale di Monreale, anche funzionari comunali e titolari di imprese funebri e addirittura medici necroscopi dell'Asp che avrebbero falsificato le procedure e i documenti necessari per liberare i posti e aggirare i vincoli imposti dal Comune per accedere alle sepolture. Per la Procura l’accordo tra i vari soggetti coinvolti aveva praticamente raddoppiato i loculi venduti poi ad un prezzo che andava dai 3.500 ai 10.000 euro. Complessivamente sono circa 200 i loculi finiti nel mirino della procura, in molti casi durante ristrutturazioni erano state raddoppiati illecitamente i posti disponibili ma in alcuni casi si è scoperto che nelle tombe c’erano estranei rispetto agli assegnatari.

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