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Orrore a Melendugno, dagli scogli emergono ossa umane

Il doppio macabro ritrovamento di ossa umane è avvenuto lungo le coste della cittadina salentina, a Roca.Il primo ritrovamento risale a giovedì con la scoperta di ossa riconducibili a un piede umano. La seconda orribile scoperta venerdì da parte di un sub che si era immerso nelle acque della zona.
A cura di Antonio Palma
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È mistero a Melendugno, in provincia di Lecce, dopo un doppio macabro ritrovamento di ossa umane avvenuto lungo le coste della cittadina salentina. Il caso a Roca, una delle marine di Melendugno, dove in due diverse occasioni dei passanti si sono imbattuti in diverse ossa umane lungo gli scogli che costeggiano il porto, in una zona usata anche per farsi il bagno. Il primo ritrovamento risale a giovedì quando alcuni residenti che passeggiavano in zona si sono accorti della presenza di ossa riconducibili a un piede umano che si trovavano avvolte in una retina. Immediato l'allarme lanciato alle autorità di polizia che sono subito intervenute sul posto avviando le indagini del caso per ricostruire l'accaduto.

Il secondo ritrovamento invece è avvenuto nella giornata di venerdì nella stessa zona, non lontano dal primo rinvenimento. Come racconta Il Quotidiano di Puglia, l'orribile scoperta questa volta da parte di un sub che si era immerso nel pomeriggio nelle acque della zona. L'uomo ha avvistato tra gli scogli altre ossa che pare siano riconducibile a un femore. Anche in questo caso sono stati allertati i carabinieri della locale stazione che sono intervenuti sul posto. Sull'origine dei resti resta il mistero anche se l'ipotesi più probabile per ora è che possa trattarsi del corpo di qualche povero migrante morto annegato e che la corrente ha trascinato a riva. Maggiore chiarezza arriverà dall'esame del medico legale sui resti che saranno trasportati all'obitorio dell'ospedale "Vito Fazzi" di Lecce.

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