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Omar Masia morto nell’auto giù dal ponte, il messaggio dei vigili del fuoco al papà: “Abbiamo il cuore a pezzi”

Il comandante provinciale dei vigili del fuoco ricorda l’impegno del collega che la notte scorsa è dovuto intervenire per un’auto caduta da un ponte in Gallura e scoprire che la vittima era suo figlio. L’incidente mortale alla periferia di Tempio Pausania: Omar Masia aveva 25 anni.
A cura di Susanna Picone
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Un ragazzo di 25 anni è morto la notte scorsa in un grave incidente stradale avvenuto lungo la strada Baldu-L'Agnata, in Gallura. Si chiamava Omar Masia e suo padre, un vigile del fuoco, è arrivato sul posto per prestare i primi soccorsi trovandosi di fronte una scena impressionante. A bordo di una Bmw c’erano 5 giovani: per cause in fase di accertamento, l'auto è uscita fuori strada cadendo da un ponte. Per Omar non c’è stato nulla da fare, gli altri giovani fortunatamente non sarebbero in pericolo di vita.

La vittima è figlio di Massimiliano Masia, un vigile del fuoco della squadra di Tempio che ieri notte era di turno e ha assistito alle operazioni di recupero dell’auto in cui è morto suo figlio. A nome di tutto il personale del comando dei vigili del fuoco di Sassari è arrivato in serata il cordoglio del Comandante Antonio Giordano. "Ogni singolo Vigile del fuoco – ha detto – è chiamato a svolgere quotidianamente un lavoro spesso duro, a volte impossibile da raccontare. Non ci sono parole che possano alleviare un dolore così immenso. Non esistono parole in grado di descrivere o anche solo sfiorare il dolore che pervadono la famiglia di Massimiliano in questo momento. Le circostanze in cui è accaduto, ci hanno lasciati attoniti e con il cuore a pezzi”.

I vigili del fuoco descrivono il padre del giovane morto nell’incidente come una persona “che ha dedicato la vita a correre incontro al pericolo per salvare gli altri” e che la notte scorsa si è “trovato di fronte all'incidente più devastante, quello che ha coinvolto la persona che si possa amare più di tutti”. È una ferita – dicono – che va oltre ogni comprensione.

“Ha fatto tutto ciò che era umanamente possibile, e lo ha fatto con l'amore di un padre e la forza di un vigile del fuoco. L'assenza di Omar lascerà un vuoto incolmabile, non solo nella sua famiglia, ma in tutti coloro che lo hanno conosciuto. Caro Massimiliano, oggi il tuo dolore è il nostro dolore, il dolore della tua seconda famiglia”, le parole commosse del comandante dei vigili del fuoco.

A dare l’allarme la notte scorsa sono stati alcuni degli stessi ragazzi che viaggiavano insieme alla vittima: rimasti miracolosamente quasi illesi, hanno cercato aiuto in una casa nelle vicinanze. “I soccorsi li hanno chiamati loro”, ha raccontato ai quotidiani locali una donna che, di notte, ha visto arrivare i due ragazzi nella sua casa distante pochi metri dal ponte. Da lì hanno chiamato i soccorritori, compresa la squadra dei vigili del fuoco di cui faceva parte il padre del loro amico.

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