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Mamma occupa casa popolare con 4 figlioletti: “Meritano un tetto, esco solo in manette o in una bara”

Una giovane donna di 26 anni ha occupato una casa popolare a Sassari insieme ai suoi 4 figli piccoli. La donna ha deciso di entrare nell’appartamento vuoto da un anno dopo aver lasciato la cantina nella quale viveva. “Uno dei miei figli è stato intubato in ospedale per colpa della muffa, meritano un tetto”
A cura di Gabriella Mazzeo
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foto di archivio
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Ha occupato una casa popolare nel quartiere di Monte Rosello a Sassari insieme ai suoi 4 bambini. Il più grande di loro ha 7 anni mentre il più piccolo ha appena un anno. Al quotidiano l'Unione Sarda, la mamma 26enne che è entrata abusivamente in un appartamento di proprietà Area ha raccontato di aver preso questa decisione dopo che il suo bambino era stato ricoverato in ospedale a causa della muffa presente nell'alloggio precedente.

"Era una cantina che abbiamo avuto senza contratto – ha spiegato – in pieno centro storico. Mentre eravamo lì e cercavamo una sistemazione migliore, il mio bimbo di un anno si è ammalato a causa della muffa ed è stato ricoverato e intubato in ospedale. Siamo scappati e per la disperazione siamo venuti qui. Questa casa era vuota da un anno, così siamo entrati. Io e i miei bambini sopravviviamo grazie al reddito di cittadinanza e a un sussidio. Non possiamo fare niente con così poco".

La 26enne ha spiegato di essere entrata nell'abitazione e di aver portato lì tutte le sue cose. "Qui fino a ieri mancava anche la luce – ha affermato -. Io ho chiamato la polizia locale per dire che eravamo qui, che abbiamo messo la cucina e gli elettrodomestici. La segnalazione in Procura non mi spaventa, da qui esco solo in manette o in una bara. Lotto per i miei figli, perché voglio che loro abbiano un tetto".

La ricerca di un alloggio migliore, secondo quanto raccontato dalla giovane, è durata almeno due anni. Nonostante gli sforzi, però, la 26enne ha ricevuto una serie di porte in faccia. "Ti dicono di no appena sanno che non hai un contratto a tempo indeterminato e che sei genitore di bambini piccoli – ha continuato  -. Io spero che le mie condizioni prima o poi migliorino, perché non se ne può più di aspettare che lo Stato ci dia due soldi per vivere. Questo è uno strazio e un'umiliazione per tutti noi che viviamo in questa situazione".

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