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Neonata trovata morta in casa, l’autopsia esclude violenze: “Era nata prematura”

Non è morta per cause violente la neonata trovata senza vita in una casa di Burgos. È quanto emerge dall’autopsia eseguita al Policlinico di Monserrato (Cagliari).
A cura di Susanna Picone
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Non avrebbe subito violenze la neonata trovata morta in una casa di Burgos, paesino della Sardegna. È quanto emerge dall’autopsia eseguita questo pomeriggio dal medico legale Alberto Chighine al Policlinico di Monserrato (Cagliari). La piccola è stata trovata senza vita venerdì pomeriggio, cinque giorni dopo la nascita, in apparente stato di denutrizione. Dai primi riscontri risulta che la piccola sarebbe nata viva, ma non si sa per quanto tempo abbia resistito. Sarebbe infatti venuta alla luce prematura, probabilmente con qualche organo non ancora adeguatamente sviluppato. Per avere tutte le risposte sarà necessario aspettare gli esiti degli esami istologici. Il medico legale ha chiesto 90 giorni di tempo.

Il sostituto procuratore di Nuoro Giorgio Bocciarelli, ha indagato per abbandono d'incapace quattro familiari della neonata: la madre della piccola, una donna di 28 anni, la zia (sorella della donna) e i nonni, che erano presenti nell'abitazione al momento in cui è stato constatato il decesso. Nessuna dichiarazione a caldo dopo i primi risultati dell'autopsia è arrivata dagli avvocati dei quattro indagati, Salvatore Lai e Giuseppe Floris.

Il corpo senza vita della bambina era stato trovato nella casa dai volontari del 118 intervenuti su richiesta della famiglia. Secondo i soccorritori, la piccola era denutrita. Dopo aver parlato coi carabinieri i quattro indagati stanno aspettando di essere interrogati dal sostituto procuratore Bocciarelli titolare dell’inchiesta.

"In questo momento, come primo cittadino e anche come compaesano di questa famiglia – aveva detto il sindaco del paesino sardo, Leonardo Tilocca – posso soltanto esprimere profondo sconcerto. Tutta la cittadinanza è sconvolta per questo episodio e credo che il nostro compito ora sia quello di stare vicini alla famiglia. Siamo una piccola comunità e quindi ci conosciamo tutti. Nessuno poteva immaginare una cosa simile".

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