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Ndrangheta in Val d’Aosta, due ex governatori indagati per concorso esterno in associazione mafiosa

Nel registro degli indagati della Procura antimafia per i reati di concorso esterno in associazione mafiosa sono finiti infatti anche due ex presidenti della Regione ed attuali elementi di spicco del mondo politico locale: Renzo Testolin, attuale consigliere regionale dell’Union valdotaine, e Laurent Viérin che si dichiarano però estranei ai fatti.
A cura di Antonio Palma
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Il mondo politico valdostano sempre più travolto dalle inchieste della Dda di Torino sulle infiltrazioni mafiose in regione. Nel registro degli indagati della Procura antimafia per i reati di concorso esterno in associazione mafiosa sono finiti infatti anche due ex presidenti della Regione ed attuali elementi di spicco del mondo politico locale: Renzo Testolin, attuale consigliere regionale dell'Union valdotaine, e Laurent Viérin. Con loro indagato anche l'ex consigliere regionale Luca Bianchi.

I nomi dei due politici si vanno ad aggiungere a quelli di altri esponenti illustri della politica regionale valdostana che già erano rimasti coinvolti nelle ultime inchieste sulle infiltrazioni della ‘ndrangheta in Valle d'Aosta e sul presunto scambio politico-mafioso che, secondo gli inquirenti, ha condizionato le elezioni regionali 2018 e quelle comunali del 2015. Viérin e Bianchi si erano dimessi dodici mesi fa insieme all'allora presidente della Regione Antonio Fosson dopo le notizie sull'inchiesta Egomnia sul voto di scambio. Proprio dagli atti di quella inchiesta trasmessi dal Tribunale di Aosta alla Dda di Torino dopo il processo di primo grado, sono partite le nuove indagini a carico dei tre esponenti politici.

Al momento di tratta di un atto dovuto, basato sulle risultanze investigative emerse dal processo di primo grado svolto ad Aosta che ha portato in carcere altri due politici locali. “È significativo, ai fini della prova dell'importanza che la ‘ndrangheta valdostana aveva assunto nella politica locale, che ben tre presidenti della Regione autonoma Valle d'Aosta, succedutisi nel tempo, si siano rivolti al sodalizio criminale per ricercarne il sostegno elettorale", aveva scritto infatti il collegio presieduto dal giudice Eugenio Gramola.

"Confermo, come già affermato più di un anno fa, la mia completa estraneità a questi fatti, che sono profondamente lontani dai miei principi e ideali, per i quali ho lottato durante tutta la mia vita ed in favore dei quali ho operato nel corso della mia esperienza amministrativa” ha dichiarato Laurent Viérin, ex presidente della Regione Valle d'Aosta, aggiungendo: “Ho sempre espletato i miei ruoli e le varie funzioni ricoperte con onestà e senza macchie per 3 legislature. Mi sento profondamente lontano da mondi e da modi che non mi appartengono, per natura e cultura".

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