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Monte Bianco, settore franoso accelera. Nelle immagini della Nasa il ritiro del ghiacciaio

Il settore franoso più avanzato del Planpincieux fa registrare una nuova accelerazione e raggiunge valori massimi di velocità di un metro al giorno. Così il bollettino di monitoraggio. Intanto la NASA ha pubblicato le immagini acquisite dai satelliti Landsat: la prima immagine è del 18 agosto 1985, la seconda mette a confronto la stessa area con una foto del 25 agosto 2019 ….
A cura di Biagio Chiariello
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Il settore più avanzato del ghiacciaio di Planpincieux, sul Monte Bianco, ha fatto registrare oggi una nuova accelerazione, raggiungendo valori massimi di velocità di un metro al giorno. Così il bollettino di monitoraggio. Il movimento dei settori centrale (da 250 mila metri cubi) e posteriore nelle ultime 24 ore "risulta costante in termini di velocità rispetto ai dati registrati nelle giornate precedenti nonostante il calo di temperatura registrato nella scorsa notte", hanno sapere gli esperti. Non c’è comunque stato nessun crollo significativo nelle ultime 24 ore.

Le immagini del massiccio del Monte Bianco sono state acquisite dai satelliti Landsat (Osservatorio della Terra della NASA di Joshua Stevens) e mostrano nel dettagli i cambiamenti della massa glaciale degli ultimi 30 anni, incluso il Planpincieux. La prima immagine è stata acquisita da Landsat 5 il 18 agosto 1985, la seconda mette confronto la stessa area nel 1985 (Landsat 5) e il 25 agosto 2019 (la fotografia è stata ripresa da Landsat 8). "Il ghiacciaio Planpincieux – spiega il sito della Nasa – tende a perdere ghiaccio dalla parte anteriore in blocchi di grandi dimensioni. Questo perché è un "ghiacciaio sospeso", con la parte anteriore arroccata su un pendio ripido. La fusione però non si limita a Planpincieux; molti altri ghiacciai delle Alpi si sono ridotti e la massa è diminuita negli ultimi decenni. La ricerca pubblicata nel 2014 ha riportato perdite in tutta l'area del Monte Bianco tra il 2003 e il 2012 e la tendenza al ritiro è proseguita fino al 2018. Secondo un modello computerizzato, i ghiacciai di Argentière e della Mer de Glace – il più grande delle Alpi francesi – potrebbero scomparire o essere significativamente ridotto entro la fine del 21° secolo.

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