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Molestie sessuali alle studentesse, il professor Volpe sospeso dall’Università di Bari

Il docente di diritto privato del dipartimento di Giurisprudenza Fabrizio Volpe, 47 anni, è processo per concussione, tentata concussione e violenza sessuale aggravata nei confronti di una studentessa. “La misura più idonea a salvaguardare l’interesse pubblico dell’Università, per preservare la propria credibilità e autorevolezza” ha spiegato il rettore, Stefano Bronzini.
A cura di Biagio Chiariello
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L'Università degli Studi Aldo Moro di Bari ha sospeso per cinque anni dal servizio il docente di diritto privato del dipartimento di Giurisprudenza Fabrizio Volpe, 47 anni, a processo per concussione, tentata concussione e violenza sessuale aggravata nei confronti di una studentessa. Il procedimento disciplinare nei confronti del professore è stato avviato nell'aprile 2019, dopo la richiesta di rinvio a giudizio. Nel processo penale, che inizierà il 2 dicembre dinanzi al Tribunale di Bari, l'Università costituita parte civile.

I fatti contestati al docente risalgono agli anni 2011-2015. Il professor Volpe, stando alle indagini coordinate dal procuratore Roberto Rossi e dal sostituto Marco D'Agostino, avrebbe chiesto, minacciando la presunta vittima, prestazioni sessuali e anche denaro per superare gli esami. Il rettore, Stefano Bronzini, ha ritenuto la sospensione per la durata di cinque anni "la misura più idonea a salvaguardare l'interesse pubblico dell'Università per preservare la propria credibilità e autorevolezza".

Ci sarebbe anche una seconda studentessa vittima di una tentata violenza sessuale, risalente al 2011, che è stata però dichiarata prescritta nell’ambito dell’udienza preliminare svolta davanti alla giudice Rosa Caramia. Quest’ultima aveva accolto la richiesta di rinvio a giudizio del pm Marco D’Agostino.

La sospensione, è precisato nel provvedimento, "perderà efficacia se per i fatti contestati in sede penale al professor Volpe sarà pronunciata sentenza di proscioglimento o di assoluzione anche non definitiva e, in ogni caso, decorso il termine di cinque anni, sempre che non intervenga sentenza di condanna definitiva". Al docente, per tutta la durata della sospensione dal servizio, sarà comunque corrisposta una indennità pari al 50% della retribuzione, oltre agli assegni familiari.

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