505 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito
Covid 19

Miozzo (Cts): “Epidemia sotto controllo, ma contagi aumenteranno. A scuola con mascherine”

“I principi cardine sui quali è basata l’offensiva anti Covid devono restare inalterati”, dice in una intervista Agostino Miozzo, coordinatore del Comitato tecnico scientifico. I banchi monoposto ci saranno e il distanziamento tra i banchi deve essere di almeno un metro: “Scordiamoci le deroghe all’italiana”.
A cura di Susanna Picone
505 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

A scuola niente deroghe sulla distanza tra gli studenti. A dirlo è Agostino Miozzo, coordinatore del Comitato tecnico scientifico (Cts), che in una intervista al Corriere della Sera cerca di chiarire come si tornerà a scuola a settembre dopo la lunghissima pausa causata dalla pandemia di Coronavirus. Miozzo parla di regole severe da rispettare per evitare nuovi contagi. “Scordiamoci le deroghe all’italiana, di quelle che una volta concesse restano per sempre. Saranno poche e transitorie, autorizzate di volta in volta dopo approfondita analisi", ha spiegato parlando appunto di scuola. A suo dire, i principi cardine sui quali è basata l’offensiva anti Covid devono restare inalterati. Tra gli studenti deve esserci distanza (il distanziamento deve essere di almeno un metro) e le mascherine sono da considerarsi un’arma indispensabile.

“C’è un dato consolidato della comunità scientifica internazionale. Un momento di aggregazione non controllato, e la scuola è il momento di aggregazione per eccellenza, può spostare l’indice di moltiplicazione del virus, l’ormai noto Rt, di alcuni decimali. Se questo valore è ipotizziamo di 0,3 allora si può stare relativamente tranquilli, ma se oscilla attorno a 1 e oltre, il rischio comincia ad essere importante. L’Rt italiano almeno nell’ultimo rapporto di monitoraggio era proprio attorno all’unità”, ha spiegato. Miozzo afferma dunque che le deroghe al distanziamento fra i banchi saranno date col contagocce: “Funzionerà che verranno valutate di volta in volta dal Cts sulla base di richieste bene argomentate. Autorizzeremo situazioni transitorie, non generalizzate, caso per caso. Avranno la durata di giorni, ore. No all’andazzo all’italiana”. Riguardo il dossier scuola, Miozzo spiega che si tratta di un documento molto complicato: “Il decreto della presidenza del Consiglio dell’8 agosto prevede che ogni deroga al distanziamento passi al vaglio di noi tecnici e così sarà”.

Ha confermato quindi che ci saranno i banchi monoposto: “Organizzarsi diversamente significherebbe contraddire la definizione che l’Organizzazione mondiale della sanità ha coniato per la parola contatto suscettibile di dar luogo al contagio di due persone. Si intende il rapporto ravvicinato per oltre 15 minuti con un soggetto positivo. Immaginiamo a scuola cosa succederebbe se dei ragazzi potessero sostare fianco a fianco per 5 ore in una giornata”. Quindi il capitolo mascherine a scuola: “Sono obbligatorie dopo i 6 anni, sono uno dei pilastri della prevenzione”, spiega Miozzo indicando anche come usarla. “Se il docente è certo che i bambini siano seduti e distanziati, ad esempio durante un compito in classe o l’interrogazione, allora potrà consentire di abbassarla. Chi si muove in classe deve indossarla, i movimenti vanno protetti. C’è differenza tra staticità e mobilità. No la mascherina a mensa o in palestra, fermo restando il metro di distanza”.

E cosa succederà se qualcuno a scuola risulta positivo al Coronavirus? Non necessariamente la classe finisce in quarantena: “Dipende dal ruolo e dalla mobilità di questa persona all’interno della struttura. Se ad avere il Covid è un funzionario della segreteria che non ha avuto contatti potrebbe non essere necessario isolare tutti quanti. Poi vorrei smentire una fake news. I bambini positivi non verranno prelevati dai marziani e portati sulla Luna. I primi ad essere avvertiti saranno i genitori come succede quando lo scolaro si sente male in classe per qualsiasi altro motivo”.

Sull’aumento dei casi in Italia Miozzo parla di “trend ampiamente previsto”. Per il momento, secondo il coordinatore del Cts, l’epidemia è ancora sotto controllo ma è probabile che nelle prossime due settimane i casi cresceranno ancora: "È molto probabile che nelle prossime due settimane i casi cresceranno ancora, effetto di una estate vissuta sull’onda del liberi tutti. Dopo le discoteche, per ora non c’è ipotesi di altre chiusure. I dati sull’occupazione degli ospedali e sulla capacità del sistema di tracciare i positivi ci rassicurano".

505 CONDIVISIONI
32804 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views