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Minore autistico cacciato dal supermercato perché senza mascherina, polemiche: “Lo prevede il dpcm”

È quanto accaduto a un ragazzino minorenne nei giorni scorsi a Bisceglie, in Puglia, dove ora le associazioni locali son insorte contro il supermercato ricordando che le stesse norme anticovid prevedono la possibilità di non indossare la mascherina in caso di disabilità. “La cosa più grave è stata la totale mancanza di sensibilità in una situazione di evidente necessità” hanno denunciato dall’associazione Time-Aut.
A cura di Antonio Palma
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Cacciato dal supermercato in cui era entrato per fare compere perché non portava la mascherina nonostante fosse stato spiegato che il dispositivo è incompatibile con la sua disabilità in quanto autistico. È quanto accaduto a un ragazzino minorenne nei giorni scorsi a Bisceglie, in Puglia, dove ora le associazioni locali son insorte contro il supermercato ricordando che le stesse norme anticovid prevedono la possibilità di non indossare la mascherina in caso di disabilità. L'episodio si è consumato sabato scorso quando il giovane, affetto da spettro autistico di terzo livello, è entrato nel supermercato senza mascherina. Il ragazzo è stato subito bloccato dalla sicurezza e, nonostante fosse stato spiegato il problema, la direzione del negozio non ha voluto sentire ragioni e ha cacciato il ragazzo e l'accompagnatrice.

"Ciò che è successo è frutto dell'ignoranza, la più grave delle disabilità: Ignoranza delle disposizioni normative, ma soprattutto ignoranza dell'autismo, delle condizioni e delle rinunce a cui le famiglie sono costrette" hanno denunciato dall'associazione Time-Aut. "È  successo ad un nostro ragazzo, la cui disabilità è incompatibile con l'utilizzo della mascherina, perché lo rende intollerante e gli procura comportamenti problematici, quindi, come previsto dal DPCM ne è esonerato" hanno spiegato dall'organizzazione di volontariato, aggiungendo: "Minimizzare come è stato fatto da parte di personale del supermercato e di forze dell'ordine non è rispettoso nei confronti dei grossi sacrifici che i genitori compiono.  È stato sottratto un diritto, il diritto ad essere incluso nella società e questo non è accettabile".

"La cosa più grave è stata la totale mancanza di sensibilità in una situazione di evidente necessità" ha sottolineato l'associazione, aggiungendo: "Lungi da noi pensare ad atteggiamenti discriminatori, ma quantomeno di ignoranza delle norme più elementari del vivere comune e delle norme in vigore. Esprimiamo grandissima solidarietà ai ragazzi coinvolti in questo increscioso episodio e soprattutto ai genitori che tra mille sacrifici educano i ragazzi e cercano di far capire loro che l'inclusione sia una cosa naturale". "Ringraziamo il sindaco di Bisceglie Angelantonio Angarano e l'assessore ai servizi sociali Roberta Rigante per l'interessamento e la vicinanza dimostrata alla famiglia. Auspichiamo un incontro chiarificatore con la direzione del supermercato da cui finora non abbiamo ricevuto alcuna risposta" hanno sottolineato da Time-Aut.

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