Migranti, barchino si rovescia al largo della Sardegna e fa 7 morti: “Basta tragedie ai confini”
Ennesima strage di migranti nelle acque del Mediterraneo. Sabato notte un barchino in arrivo dall'Algeria si è ribaltato al largo della Sardegna a causa delle difficili condizioni meteorologiche, provocando la morte di 7 persone.
Sei di loro sono caduti in mare perché il barchino, rintracciato da un mercantile che dalla Turchia si dirigeva in Spagna in acque internazionali, si è rovesciato mentre un settimo migrante, stando al racconto di altri sette superstiti, è deceduto durante il viaggio dalle coste algerine verso la Sardegna.
"Basta morti ai confini: servono canali sicuri e legali d'ingresso in Europa", ha commentato su Facebook Mediterranea Saving Humans.
Sul barchino partito il 9 novembre dal porto algerino di Skikda, circa 100 chilometri a ovest da Annaba, si erano imbarcati in 14. I migranti, tutti tra i 20 e i 40 anni, erano a bordo di una piccola imbarcazione alla deriva nel mare molto agitato, senza cibo né acqua, quando sono stati avvistati dal cargo Christina B, che da Istambul stava procedendo a sud della Sardegna verso il porto spagnolo di Tarragona.
I sette superstiti tratti in salvo dal mercantile sono stati accompagnati fino al golfo di Palmas, e poi trasferiti a bordo della motovedetta della Guardia Costiera di Sant'Antioco al porto sulcitano dove ad attenderli erano presenti gli agenti della Guardia Di Finanza e del commissariato di Carbonia coadiuvato dal personale di Frontex.
Nelle ore successive sono stati trasferiti nel Centro di prima accoglienza di Monastir, dove sono stati sottoposti a visite mediche ed eventuali cure. La Procura di Cagliari, con il sostituto Emanuele Secci, ha anche aperto un'inchiesta per naufragio e omicidio colposo dopo il salvataggio dei sette migranti. La Polizia sta procedendo con le indagini per ricostruire tutti i dettagli del naufragio.