16 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Il Giallo di Salvatore Chiofalo, scomparso 6 anni fa: perché sono state riaperte le indagini

I carabinieri della compagnia di Barcellona Pozzo di Gotto, in provincia di Messina, hanno riaperto le indagini sul caso della scomparsa di Salvatore Chiofalo, l’allevatore siciliano sparito nel nulla nell’ormai lontano 2016.
A cura di Davide Falcioni
16 CONDIVISIONI
Immagine

I carabinieri della compagnia di Barcellona Pozzo di Gotto, in provincia di Messina, hanno riaperto le indagini sul caso della scomparsa di Salvatore Chiofalo, l'allevatore siciliano di cui si sono perse le tracce nell'ormai lontano 2016.

A oltre sei anni di distanza i militari hanno ripreso ad effettuare dei sopralluoghi tecnici su delega della Procura locale, concentrandosi in particolar sull’area boschiva e montana nella parte più alta della città del Longano, nella stessa zona in cui vennero trovate importanti tracce del giovane.

I carabinieri, infatti, stanno ricostruendo – anche grazie all'impiego delle tecnologie più avanzate, come il tele-rilevamento mediante l’utilizzo di droni e sopralluoghi effettuati mediante il sorvolo operato dal 12°Nucleo Elicotteri di Catania -, gli ultimi spostamenti di Chiofalo.

Il cerchio, dunque, si starebbe stringendo sulle montagne di Barcellona Pozzo di Gotto. Proprio qui, nell’aprile 2021, in località Fondacarso, venne rinvenuto un teschio di certa provenienza umana. Proprio in questi giorni il carabinieri del RIS di Messina stanno concludendo gli ultimi esami di laboratorio per estrarre il DNA dal reperto e confrontarlo con il patrimonio genetico dei parenti dello scomparso. L'ipotesi è dunque che quel reperto osseo appartenesse proprio a Chiofalo, anche se non si sa ancora quali potrebbero essere eventualmente state le cause della sua morte.

Le indagini sono state riaperte grazie "all’apporto di nuovi elementi investigativi". Risultano già indagate varie persone per l’uccisione e la soppressione del cadavere di Chiofalo.

L'ipotesi più accreditata è che quello del giovane, 32enne all'epoca della scomparsa, fosse un caso di lupara bianca anche in virtù della zona in cui è stata ritrovato il suo fuoristrada: Contrada Praga, area ubicata sulle alture dell’entroterra di Barcellona, tristemente nota per il ritrovamento – nei primi anni 90 – di cadaveri di giovani barcellonesi rapiti e inghiottiti dalla “lupara bianca” per decisione del “Gotha” mafioso locale.

16 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views