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Manifestazione per la pace a Roma davanti all’ambasciata russa contro la Guerra in Ucraina

“Non c’è vera pace senza verità. Non c’è verità senza libertà” è lo slogan con cui politici e attivisti si sono dati appuntamento davanti all’ambasciata russa a Roma per dire no alla Guerra e per la Pace in Ucraina.
A cura di Antonio Palma
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"Non c’è vera pace senza verità. Non c’è verità senza libertà" con questo slogan questa sera, giovedì 13 ottobre, politici, attivisti, politici e associazioni si sono dati appuntamento davanti all’ambasciata russa a Roma per dire no alla Guerra e per la Pace in Ucraina. Alla mobilitazione, lanciata da un gruppo di sigle pro Ucraina, ha aderito anche il Pd, non senza polemiche con altri partiti e leader, soprattutto in vista dell'altra manifestazione nazionale che ci sarà a Roma a novembre.

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"Noi non possiamo fermare la guerra con le nostre mani, ma insieme possiamo chiedere di far avanzare la pace" spiegano dal Mean Movimento Europeo Azione Nonviolenta che ha lanciato l'iniziativa chiamando tutti a raccolta davanti l’ambasciata russa a Castro Pretorio per dire no alla guerra in Ucraina, insieme a Base Italia, LiberiOltre, Comitato Giovani per l’Ucraina, Rete dei Piccoli Comuni del Welcome, Sale della terra, RLS, Casa del Giovane.

Tra i firmatari dell’appello a cui hanno risposto anche esponenti politici di Pd, Italia Viva, Azione e +Europa, ci sono accademici, economisti, scrittori "Perchè l’Europa insieme ad altri, sia in prima linea nel costruire un nuovo quadro di pace e sicurezza per tutte e tutti, basato sul miglioramento delle democrazie, rispetto della sovranità e dell’integrità territoriale di ogni paese" come recita il manifesto che aggiunge: "Siamo tutti ucraini, siamo tutti europei"

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Tra gli altri presenti in piazza anche il segretario del Pd Enrico Letta, Lia Quartapelle ed Emma Bonino e PierferdinandoCasini. Contro l’aggressione della Russia. "In solidarietà con l’Ucraina Questa sera manifestiamo davanti all’ambasciata russa per mettere tutta la pressione possibile su Putin per il ritiro e per una pace giusta. Continueremo nei prossimi giorni" ha fatto sapere la deputata e responsabile Esteri del Pd.

"C’è un aggredito e un aggressore. E io sto con l’aggredito. Sto con l’Ucraina e le donne ucraine: Putin deve essere trasferito e processato alla Corte Penale Internazionale de L'Aja. Oggi a Roma alla Manifestazione per chiedere la pace e il ritiro delle truppe russe" ha scritto invece Bonino

Le richieste del Manifesto sono:

Cessate il fuoco e ritiro immediato delle truppe russe dal territorio ucraino Fermare escalation nucleare e riprendere il percorso del disarmo dalle armi atomiche

Riconoscere la piena indipendenza ed autonomia dello Stato Ucraino dalla Federazione Russa nei confini riconosciuti dalla comunità internazionale prima del 2014

Riconoscere la libertà di parola e di obiezione di coscienza ai giovani russi

Sostenere ed accogliere i cittadini russi che protestano contro l’aggressione e sfuggono alla coscrizione

Agevolare l’insediamento di una Commissione internazionale di Verità e Riconciliazione sull’accertamento dei fatti avvenuti nel Donbass, in Crimea, in Ossezia del Sud, in Transnistria ed in Abkazia

Cooperare al disarmo delle zone interessate dal conflitto odierno ed agevolare l’intervento dei Corpi Civili di Pace

Cooperare per il funzionamento di negoziati che garantiscano una pace giusta e duratura

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