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Mancano autisti di bus: Autolinee Toscane li recluta alla Caritas, opportunità anche per gli immigrati

Per fare fronte a una grave carenza di personale Autolinee Toscane, società che gestisce il trasporto pubblico locale, ha ideato un progetto denominato “Professione Autista”: potranno partecipare anche cittadini stranieri, purché in possesso di titolo di soggiorno valido a risiedere nel nostro Paese.
A cura di Davide Falcioni
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Cercasi autisti di bus in Toscana.

Per fare fronte a una drammatica carenza di personale Autolinee Toscane, società che gestisce il trasporto pubblico locale, ha ideato un progetto denominato "Professione Autista" allo scopo di espandere la propria Accademia formativa.

Il progetto, avviato in via sperimentale con la collaborazione del Comune di Firenze e del terzo settore, si propone di intercettare la domanda di coloro che sono interessati alla professione di conducente o perché l’hanno già svolta in altri Paesi, o perché sono alla ricerca di un lavoro o di una nuova opportunità di occupazione.

Autolinee Toscane ha sottoposto il progetto all’Assessorato al Welfare del Comune di Firenze, il quale lo ha apprezzato erogando un contributo alla formazione di un gruppo di lavoro, che comprende alcuni soggetti della Rete della Solidarietà che afferiscono al Comune di Firenze, e la Caritas Diocesana di Firenze. I requisiti richiesti per la partecipazione a Professione Autista sono gli stessi obbligatori per chiunque voglia accedere ad Autolinee Toscane e alla professione di conducente del TPL in generale: cittadinanza italiana, comunitaria o altro titolo di soggiorno valido a risiedere nel nostro Paese. Autolinee Toscane offre un contratto con retribuzione più alta di quella del contratto nazionale. Oltre ad un "premio di ingresso" del valore di 500 euro tramite un portafoglio di servizi alla famiglia ed alla persona.

FDI insorge: "No agli immigrati come autisti"

La semplice ipotesi che a Professione Autista potessero aderire anche cittadini stranieri in possesso di un regolare permesso di soggiorno ha però fatto insorgere Fratelli D' Italia: "Sembra che Autolinee Toscane, il gestore unico del trasporto locale voluto dalla sinistra toscana, voglia cercare nuovi autisti tra gli immigrati ospiti della Caritas. Per fare fronte alla continua carenza di personale, tante volte denunciata dai sindacati, anziché pensare a come aumentare lo stipendio dei suoi autisti, sta cercando una soluzione a dir poco scandalosa. Da cittadini toscani ce ne vergogniamo", ha dichiarato Francesco Torselli, capogruppo di FDI nel Consiglio regionale toscano.

Autolinee Toscane: "Requisiti di reclutamento validi per tutti"

Non si è fatta attendere la replica di Autolinee Toscane: "Nel corso del 2022  la società ha iniziato a costruire nuovi canali di reclutamento del personale di guida, da affiancare alla selezione tradizionale di autisti già formati, a causa della carenza strutturale di personale con le qualifiche necessarie (in Italia ma ormai in tutta Europa) e di quella della nostra regione, dove al subentro Autolinee Toscane si è trovata con un organico in passaggio dalle precedenti aziende inferiore di 280 dipendenti rispetto a quanto previsto dalla gara per un servizio regolare. Questa è stata la prima emergenza che abbiamo dovuto affrontare, causa di molti disservizi".

"La scelta – prosegue AT – è nata in considerazione di due fenomeni emersi dall’analisi del mercato del lavoro nel settore del trasporto persone. Il primo: in tutta Italia tutta esiste una carenza cronica di personale in alcune specializzazioni, tra cui quello dell'autista del trasporto pubblico. Anav parla di oltre 15mila autisti mancanti per le esigenze nazionali. Il secondo: molti giovani (ma non solo giovani) vorrebbero fare l’autista ma non possono permettersi di conseguire privatamente le patenti specialistiche necessarie per il trasporto pubblico locale, e che hanno un costo di qualche migliaio di euro. Per questi motivi Autolinee Toscane ha avviato la costruzione di nuovi canali di reclutamento per intercettare l’interesse di nuove fasce di persone verso la professione di autista del trasporto pubblico locale".

Autolinee Toscane ha quindi deciso di aprire il reclutamento non sol agli italiani, ma anche a coloro che hanno già svolto la professione in altri Paesi o sono alla ricerca di un lavoro o di una nuova opportunità di occupazione, compresi gli immigrati. "I requisiti richiesti – spiega la società – sono gli stessi obbligatori per chiunque voglia accedere ad AT e alla professione di conducente del trasporto pubblico locale in generale: cittadinanza italiana, comunitaria o altro titolo di soggiorno valido a risiedere nel nostro Paese. La visita medica è obbligatoria per legge, così come i test psicoattitudinali e la conoscenza della lingua italiana. AT offre un lavoro stabile, sicuro e tutelato. Per chi entra in Accademia, come per tutti gli autisti di Autolinee Toscane, il contratto di lavoro è ovviamente regolato dal contratto nazionale autoferrotranvieri".

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