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Covid 19

Magrini (Aifa): “Ripeteremo vaccino covid ogni anno, ai guariti una sola dose dopo 6 mesi”

“Verosimilmente” dovremo vaccinarci ogni anno contro il Covid, lo ha spiegato il direttore dell’agenzia italiana del farmaco Nicola Magrini. Gli esperti infatti stanno studiando vaccini di seconda generazione che avranno una dose modificata per adattarsi alla situazione ogni anno. I guariti dal Covid invece devono evitare la seconda dose per non affaticare il sistema immunitario.
A cura di Antonio Palma
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Il mondo dovrà abituarsi a un nuovo vaccino da fare ogni anno al pari di quello sull’influenza, è il vaccino anti covid. Secondo il direttore generale dell'Aifa, Nicola Magrini, infatti è molto probabile che, dopo aver superato questa fase di emergenza con i vaccini di massa per tutti, si aprirà una nuova fase con dosi di richiamo da fare ogni anno in modo da rimanere sempre protetti dal SARS-CoV-2 e dalle eventuali varanti che nel frattempo potrebbero presentarsi. Non una terza dose contro la varianti, quindi, si tratterebbe di volta in volta di una dose di vaccino modificata per adattarsi alla situazione. "Verosimilmente" dovremo vaccinarci ogni anno contro il Covid "se le varianti daranno preoccupazione", ha spiegato infatti Magrini ospite di 24Mattino su Radio24.

La parola chiave è varianti covid in base alla quali si muovono gli scienziati per stare al passo col virus. "Sono in corso di sviluppo i vaccini di seconda generazione per il prossimo inverno che saranno in grado di coprire con un semplice richiamo queste varianti. Qui l'interesse a sviluppare l'idea non di una terza dose in se ma di ulteriori vaccini attivi contro le varianti per massima protezione" ha sottolineato il direttore dell’agenzia italiana del farmaco. Anche secondo la virologa Ilaria Capua “a furia di incontrare persone immunizzate il virus passerà da una fase pandemica a una fase endemica come lo sono il morbillo o l’influenza” e serviranno dunque vaccini stagionali.

Su una seconda dose diversa dalla prima come tipo di vaccino anti covid, invece, l’Aifa vuol mantenersi prudente e attende la pubblicazione degli studi prima di pronunciarsi nei prossimi giorni. “La scelta di mantenere la seconda dose di AstraZeneca si basava sui dati e sul voler mantenere la fiducia anche su questo vaccino. Fare la seconda dose con un altro vaccino dà comunque una risposta anticorpale eccellente, come emerge da studi che quando abbiamo preso le precedenti decisioni non erano disponibili. Comunque cambiare la strategia dà sempre incertezza e titubanza", prosegue il direttore dell'Aifa

Per quanto riguarda i guariti dal covid per i quali da tanto si discute sulla necessità o meno del vaccino, secondo Magrini dovrebbero vaccinarsi entro sei mesi dalla guarigione ma solo con una dose. “I guariti dal Covid devo vaccinarsi entro sei mesi dalla guarigione e devono vaccinarsi con una dose singola” ha dichiarato infatti il direttore dell’Aifa, secondo cui “La seconda dose di vaccino o il possibile terzo contatto con il virus va evitato perché affatica anche un po’ il sistema immunitario”.

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