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Mafia, in manette tre “amici” di Matteo Messina Denaro: “iddu alla stazione di Trapani”

Tra gli arrestati: un avvocato e due fedelissimi fiancheggiatori coinvolti in un giro di narcotraffico all’ombra del superboss latitante di Cosa Nostra che, indicato semplicemente come ‘Iddu’, potrebbe essersi fatto accompagnare nella stazione di Trapani a bordo di una Mercedes.
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A cura di Biagio Chiariello
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Dall'indagine su un traffico internazionale di droga arriva un nuovo possibile aggiornamento sul mistero che ha per protagonista Matteo Messina Denaro. Il boss mafioso, primula rossa latitante da 30 anni, potrebbe essere transitato dalla stazione di Trapani.

Il particolare emerge dall'operazione ‘Eden 3′ che stamane ha portato all'arresto di tre persone. Gli investigatori del Ros e della Guardia di Finanza hanno captato durante una intercettazione una frase che farebbe riferimento proprio a Messina Denaro. “Iddu veniva a Trapani”, sussurra il figlio di un storico mafioso palermitano, Gaetano Fidanzati, morto tempo fa. "Sì, iddu, lo accompagnava Mimmo alla stazione". Con una Mercedes. Mimmo, secondo gli inquirenti, sarebbe uno dei fedelissimi del superlatitante, Mimmo Scimonelli. Gli investigatori hanno intercettato l'avvocato Antonio Messina, arrestato oggi, mentre parlava con Giuseppe Fidanzati, che risulta solo indagato. iddu, cioè ‘lui’, secondo il Ros sarebbe proprio Messina Denaro.

I tre arrestati sono avvocato Antonio Messina, 73 anni, ai domiciliari per ragioni d’età; in carcere sono finiti Giacomo Tamburello, di 59 anni, e Nicolò Mistretta, di 64. Tutti originari di Campobello di Mazara e con numerosi precedenti per traffico di droga. Secondo gli inquirenti avrebbero importato grosse quantità di hashish sulla rotta Marocco-Spagna-Italia. L'ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip è stata eseguita da carabinieri del Ros e del comando provinciale di Trapani e da militari del Gico del nucleo di Polizia economico-finanziaria della guardia di finanza di Palermo.

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