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L’uomo che ha investito e ucciso Flavia: “Pensavo di aver colpito un segnale stradale”

“Non li ho visti, quando ho sentito il rumore della macchina pensavo di aver urtato un segnale stradale”, così Davide De Filicibus, il 34enne di Atri era alla guida dell’auto che ha investito e ucciso Flavia Di Bonaventura. L’uomo è in carcere con l’accusa di omicidio stradale.
A cura di Chiara Ammendola
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Flavia Di Bonaventura
Flavia Di Bonaventura

“Non li ho visti, quando ho sentito il rumore della macchina pensavo di aver urtato un segnale stradale”, è questo parte del racconto che Davide De Filicibus ha fatto al giudice per le indagini preliminari Roberto Veneziano durante l'interrogatorio di garanzia. Il 34enne di Atri era alla guida dell'auto che ha investito e ucciso Flavia Di Bonaventura, la studentessa di 22 anni che era in sella alla sua bici insieme a due amici, mentre percorreva la statale 16 a Scerne di Pineto.

L'uomo, che si trova in carcere con l'accusa di omicidio stradale, guidava l'auto della sorella che era senza assicurazione e soprattutto è stato trovato positivo all'alcoltest: al momento dell'incidente il suo tasso alcolemico era superiore a 1,5. Il gip ha disposto, come richiesto dalla procura, la misura cautelare del carcere. Per quaranta minuti ha risposto alle domande del giudice, tra le lacrime.

Il 34enne, che lavora come barista, ha raccontato di non essersi accorto dei ragazzi in bici. “Quel tratto era buio e io non ho visto nessuno – ha raccontato durante l'interrogatorio in carcere – quando ho sentito il rumore della macchina pensavo di aver urtato un segnale stradale. Mi sono fermato, sono sceso dalla vettura e solo allora ho capito. Le parole non servono a riportare in vita le persone, ma sono profondamente addolorato per quello che è successo”.

Lo scorso 25 agosto si sono tenuti a Roseto degli Abruzzi, sua città d'origine, i funerali di Flavia Di Bonaventura ai quali hanno partecipato quasi mille persone che hanno reso omaggio alla giovane e l'hanno così salutata per l'ultima volta.

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