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L’ultimo saluto a Simona, uccisa da un branco di cani. Il papà: “Solo le bestie fanno una fine così”

Si terranno quest’oggi nella sua Soverato i funerali di Simona Cavallaro, la ragazza di 20 anni uccisa un branco di cani mentre passeggiava in una pineta con un amico a Satriano. Mentre ieri si è tenuta una fiaccolata alla quale hanno partecipato anche il padre e il fratello gemello Pietro. Tanta la rabbia di papà Alfio: “Tutto potevo immaginare, ma mai che mia figlia Simona facesse la fine che si augura solo alle bestie”.
A cura di Chiara Ammendola
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Simona Cavallaro
Simona Cavallaro

Sono parole di rabbia e di dolore quelle pronunciate da Alfio Cavallaro il giorno della fiaccolata dedicata alla figlia Simona, uccisa a 20 anni da un branco di cani nella pineta di Satriano, Catanzarese. Domenica pomeriggio nella sua città, Soverato, amici e parenti hanno voluto ricordare la giovane che ha trovato la morte in un modo cruento e per la famiglia inaccettabile: "Mia sorella era tutto, era ciò che reggeva noi. Era sempre con noi. Rimarrà sempre con me – le parole di Pietro, fratello gemello di Simona – "Non si può andare in un posto pubblico e perdere così la vita". Presente alla fiaccolata anche il padre di Simona che ha urlato la sua rabbia nelle parole riportate da Libero: "Tutto potevo immaginare, ma mai che mia figlia Simona facesse la fine che si augura solo alle bestie. Non ci sono parole". Presenti oltre ai famigliari centinaia di persone che hanno voluto così salutare la giovane. Quest'oggi, alle 17, si terranno invece i funerali della 20enne che saranno celebrati nella sua Soverato, nel piazzale adiacente all’oratorio, per consentire la partecipazione di quanti vorranno nel rispetto delle norme anti Covid.

Simona attaccata alle spalle e alle gambe mentre tentava di fuggire

Mente continuano le indagini dei carabinieri della compagnia di Soverato per ricostruire cosa sia accaduto la mattina del 26 agosto quando Simona è stata attaccata dai cani mentre era in compagnia di un amico nell'area boschiva di Satriano. L'autopsia effettuata ieri ha confermato che la ragazza è stata attaccata alle spalle e alle gambe probabilmente mentre tentava di sfuggire al branco, così come raccontato anche dall'amico che era con lei. I due infatti sarebbero riusciti a trovare rifugio in una chiesetta poi, convinti che i cani si fossero allontanati, avrebbero provato a raggiungere l'auto: ed è qui che Simona sarebbe stata aggredita e sbranata. Sono 12 i cani individuati e presi in custodia dal canile comunale nei giorni successivi all'omicidio. Uno solo ha il microchip ed è riconducibile al pastore proprietario di un gregge che ora deve rispondere dell'accusa di omicidio colposo. Agli accertamenti medico-legali hanno partecipato anche i consulenti dell'uomo di 44 anni residente a Satriano. Non è chiaro se vi siano ancora altri cani non ancora individuati.

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